1. A spasso nel tempo


    Data: 10/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontando, Fonte: Annunci69

    ... Aveva all’incirca la mia stessa età ma dalle movenze sembrava un uomo vissuto. Tanti secoli fa si cresceva prima, pensai. Mi passarono a fianco ma non mi degnarono neanche di uno sguardo, nonostante il mio inchino che eseguii di istinto. Si fermarono proprio vicino a me e, quindi, riuscii ad ascoltare la loro conversazione: «padre io non la voglio sposare, non la conosco. E poi mi hanno inviato un suo ritratto, sapeste quanto è brutta.»
    
    «Basta Gismondo, hai già ventun’anni e non hai ancora moglie. Non puoi passare la vita a divertirti. Devi mettere su famiglia. Questo matrimonio rafforzerà la nostra casata con un’alleanza importantissima».
    
    «Ma se mi rifiutassi? Insomma, sarò anche libero di scegliere chi sposare e quando!»
    
    «Gismondo basta!», il tono perentorio del Conte non ammetteva replica. Continuò: «ma insomma! Non vi faccio mancare niente, vi ho reso ricchi a te e alle tue sorelle. Sei l’unico discendente maschio e ti sposerai con chi dico io. Potrai divertirti dopo il matrimonio … si, insomma, potrai andare con tutte le donne che vorrai. Ma prima ti sposerai con la duchessa Beatrice, fine della conversazione!»
    
    «Va bene padre, mi scusi.»
    
    «Via via, non temere, anche io alla tua età ero così, ma arriva una fase della vita in cui un uomo deve assumersi le proprie responsabilità … Tu! Ehi dico a te giovanotto».
    
    Mi voltai, il Conte chiamava me!
    
    «Allora che fai, su muoviti!»
    
    Mi avvicinai di corsa e feci un breve inchino.
    
    «Chiedo scusa Vostra ...
    ... Grazia, non avevo capito che stava chiamando me».
    
    «Sei nuovo, vero? Ettore mi ha detto che ha assunto un nuovo giovanotto, ma sinceramente speravo in un tipo più robusto, più forte. Non mi sembri adatto ai lavori pesanti».
    
    «Mi spiace Conte, io…»
    
    «Potrebbe farmi compagnia nelle mie battute di caccia. Sai cacciare almeno?» Fu Gismondo a parlare. La sua voce era dolce ma ferma, una musica soave.
    
    «Ehm si, sua signoria … me la cavo!»
    
    «Lo vedremo subito, ho propria voglia di una bella gita nella foresta. Padre, ho la sua benedizione? Posso assumerlo alle mie dipendenze?»
    
    «Ma si, certo! Credo sia più adatto a farti compagnia. Avete pure la stessa età all’incirca».
    
    Fu così che montai sul cavallo messomi a disposizione da Gismondo e ci avviammo. Conoscevo la strada e, soprattutto, ero un abile cavallerizzo. La giornata era bellissima e il sole che brillava alto nel cielo, rendeva mite la temperatura. Tutto era verde, infinito, sconfinato. Non sapevo che ci fosse stato un tempo in cui il creato fosse stato così bello. Ci inoltrammo nella foresta e per un bel pezzo restammo in silenzio. Poi fu lui a rompere il ghiaccio.
    
    «Sei sposato?»
    
    «No Vostra Grazia, non ancora.»
    
    «Come mai? Sei piuttosto grande per non avere già una famiglia a cui badare».
    
    «A dire il vero… non so. Sapete, dopo la morte di mio padre ho avuto altro per la testa». Potevo dire ad un signorotto del 1200 di essere gay? Ma anche Goffredo era gay allora?
    
    «Come ti chiami?»
    
    «Goffredo, Vostra ...
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