1. Mary


    Data: 10/04/2021, Categorie: Etero Autore: Love_the_limit

    ... ben oltre le mie più rosee aspettative.Finalmente arrivò sabato sera e come da accordi mi presentai a Reggio Emilia alla casa di Mary. Il padre, un ricco industriale della bassa reggiana, le aveva comprato l�appartamento in città e lei abitava lì già da un annetto. Era più giovane di me di un anno e ci eravamo conosciuti nel corso di una serata universitaria in discoteca a Modena. Avevamo iniziato a scopare quasi da subito; il fatto che fossimo entrambi impegnati paradossalmente aveva facilitato il compito. Tutti e due eravamo annoiati dai nostri fidanzati, ma tutti e due allo stesso tempo eravamo nelle condizioni di non sapere bene cosa fare con le nostre relazioni (o forse eravamo troppo immaturi per fare ciò che fosse necessario). Oggi, a mente fredda, credo che entrambi fossimo in un momento particolare, uno di quei momenti nei quali non sai bene chi sei e di conseguenza non sai nemmeno bene cosa stai facendo.Lei cercava un uomo che la facesse sentire donna, mentre Alberto, il suo ragazzo, era il classico polentone coglione che pensa più alle partite di calcetto con gli amici che non a far godere la propria ragazza. Io non ho mai avuto la passione del calcetto e mi sono accorto di fare parte di quella minoranza di uomini (fortunati) che hanno tempo per scopare le donne degli altri, sposate o fidanzate che fossero. Mary era una ragazza per la quale valeva la pena rischiare una scazzottata: alta 1.75, aveva due labbroni alla Parietti, una terza abbondante di seno (bello ...
    ... sodo) e un culo appena abbondante, come piace a me. Non era particolarmente snella sui fianchi così come non aveva dei lineamenti magnetici alla Margot Robbin; ma quando si metteva i tacchi riusciva a farlo rizzare anche ai morti. I capelli castani, la carnagione olivastra e gli occhi neri la rendevano una perfetta donna mediterranea.Citofonai e mi disse di salire. Avevo con me la borsa a tracolla dell�università con dentro ovviamente non i libri bensì tutto quel ben di Dio che avevo comprato al sexy shop. Quella sera mi venne ad aprire con i capelli ancora umidi, avvolta in un asciugamano striminzito che non riusciva nemmeno a coprirle tutte le tette: �ciao Chris, sono un po� in ritardo, ti dispiace?�, mi chiese con il classico sorrisetto da monella. Vedendo questa scena, non riuscii più a contenere tutta la mia voglia di scopare: erano due giorni che non mi masturbavo, in modo da avere più energia possibile, e non ne potevo più. Entrai e chiusi la porta, sbattei per terra la borsa e mi tolsi giacca in pelle, maglietta, scarpe, calze e pantaloni in un battibaleno. Mary si tolse l�asciugamano e si mise in ginocchio di fronte a me, mi tirò fuori l�uccello dai boxer e iniziò a succhiarlo.Mi sfilai le mutande mentre lei continuava a succhiarmelo, quindi le presi la testa e la spinsi contro di me, volevo piantarle il mio cazzo fin dentro l�esofago. Ripetei l�operazione due o tre volte; veder Mary faticare a prendere in bocca il mio uccello mi piaceva e piaceva anche a lei. Poi la ...