1. Caro diario - seguito


    Data: 10/04/2021, Categorie: Incesti Autore: InchiostroEMente

    ... quella. Il cuore era a mille ed ero imbarazzata a dir poco. Mi avvicinai a lui dicendogli che così era squallido. Mi rispose che nulla lo era visto che mi voleva bene. Mi fece notare ancora e ancora i suoi miglioramenti e di come ce la stesse mettendo tutta. Mi prese per mano e mi disse di andare dall'altra parte della macchina, sul cofano, così il portabagagli alzato ci avrebbe riparati. Aveva pensato a tutto. Mi poggiati spalle a lui sul cofano. Sentivo le sue mani che subito palpeggiavano i mio fondschiena per poi salire fino a palparmi i seni. Era già pronto, non potevo non sentirlo. Sussultai quando, alzata la gonna poggiandola suo miei fianchi e spostate le mutande, si fece strada nella mia vagina. Il padre non ha tali misure. Forte mi teneva i fianchi mentre spingeva e spingeva: movimenti rapidi ma forti, passionali. Insomma mi stava scopando di santa ragione. Cercavo, e credimi caro diario, di non gemere per non farmi sentire, ma ad essere sincera e quindi non ipocrita non riuscivo a non gemere, a non provar piacere. Imbarazzata ma godevo, sono sincera. Con prima le mani poggiate sul cofano, poi con i seni schiacciati sullo stesso, davo libero accesso a mio figlio, davo il permesso a mio figlio di farmi sua come meglio credeva in quel momento. Ero sudata, era sudato e lo sentivo dalle mani sui miei fianchi. Dopo un po' lo estrae e sento che lo punta nell'orefizio anale. Gli dissi di no per le sue misure, o almeno no quel giorno. Così non fece altro e mi girai per ...
    ... aiutarlo a venire. Così avvenne: con un pompino ben fatto e con molta foga e passione lo feci eiaculare copiosamente nella mia bocca. Rimenemmo in silenzio sulla strada del ritorno. Mentina in bocca per celare il sapore del suo sperma. Appena vedemmo i parenti mi fece un sorriso dicendo che sarebbe andato verso il lago. Gli ricordai che entro breve era pronto. 27 agosto, Salento: Caro diario, le vacanze erano giunte come tutti gli anni, e quella volta avevamo optato per il Salento e le sue meraviglie, non solo naturali, ma anche artistiche. Per enorme dispiacere di mio marito alternavamo al mare anche l'arte, la cultura, la storia. In ciò trovavo un valido alleato in mio figlio che ebbe anche l'opportunità ed il piacere di spiegarmi alcuni particolari del Barocco Leccese e delle meraviglie lasciate in quella zona d'Italia dal Medioevo in poi dai Normanni, Angioini, Svevi e Aragonesi. Tre settimane prima di partire mio figlio aveva preso un glorioso voto universitario parlando delle datazioni scientifiche in archeologia, e specialmente per datare i manoscritti usando la Spettroscopia Raman. Caro diario, durante quella vacanza ovviamente non mancarono i momenti nei quali mio figlio venisse a chiedermi qualche “attenzione”. Visto dove eravamo, più che altro erano cose molto svelte. Poteva capitare che mio marito si fermasse al bar con dei vacanzieri conosciuti nel luogo, ed io e mio figlio nell'appartamento a dar libero sfogo alle sue voglie. Come suddetto erano più che altro cose ...
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