1. Padre nostro


    Data: 11/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Erotico Scrittore Charles Boudlaire

    ... ragazzo eccitarsi e non riuscendo più a trattenersi si spogliò ed in un baleno si scagliò sul ragazzo ospitando nella sua bocca il suo cazzo durissimo. In pochi secondi quella stanza divenne una serie di corpi aggrovigliati, di urla e di gemiti. Roberta s’impalò sul cazzo del prete facendosi letteralmente sfondare, mentre Lucia, liberate dalla corda le mani del ragazzo, si fece prendere a pecorina. Urla, gemiti, orgasmi, un susseguirsi senza tregua. Una visione orgiastica e vicendevole che fece esplodere i quattro in un orgasmo senza fine. I corpi di Padre Francesco, di Lucia, di Roberta e di Danilo giacevano sfiniti, chi sul letto chi per terra, nella stanza medita di sudori. Era stato per tutti e quattro un esplosione di orgasmi a ripetizione. Le membra si erano aggrovigliate dando vita a scena degne di Sodoma e Gomorra. Il prete aveva preso ripetutamente Roberta venendogli in fica, nel culo, nella bocca. Lucia si era fatta sborrare dentro l’utero dal giovane ragazzo più di una volta, fregandosene delle conseguenze di quei gesti ripetuti. Erano spossati, sfiniti ma appagati di tanto piacere e di tanta lussuria sprigionata in quella stanza. La giovane Roberta abbracciava come un’innamorata il parroco, dandogli piccoli bacetti sul viso e accarezzando il corpo maturo sulla pancia. La madre Lucia, invece, giaceva a corpo morto su Danilo assaporando ancora dentro di se gli orgasmi ripetuti degli ultimi minuti. Erano passate appena due ore, ma sembravano un’eternità in quella ...
    ... stanza. Il tempo si era fermato, sospeso. Le urla, le grida di godimento erano state sostituite prima da sospiri e poi dal silenzio. Padre Francesco guardò la ragazza abbracciata al suo corpo, poi guardò Lucia sul corpo di Danilo. In quel momento gli vennero in mente tanti pensieri, ma soprattutto, fece spazio nella sua mente la soddisfazione di aver traviato una madre ed una figlia, ed anche il suo ragazzo. Sorrise con piacere e soddisfazione al pensiero della sua mente depravata. Sorrise con soddisfazione alla sua capacità di sottomettere le persone abusando del suo ruolo. Poi i suoi pensieri furono distolti dalla mano di Roberta che cercava di rianimare il suo cazzo, ma le scostò la mano. Padre Francesco: “ora basta, si è fatto tardi. Devo andare, ma ne avremo di tempo.” Roberta: “rimani un altro po’ vicino a me, ti prego.” Padre Francesco: “no…devo andare, devo dire messa, e anzi fareste bene a venirci tutti e tre dovreste chiedere perdono a Dio di tutti i vostri peccati !” Bacio la ragazza e si alzò, nudo, imponente, dominante. Raccolse le sue vesti, indossò la tonaca e lasciò quella stanza, guardando per l’ultima volta quei tre corpi nudi. Uscì dalla casa ed inforcando la bicicletta si avviò verso la canonica. Arrivò che mancava circa un’ora alla messa della sera, avrebbe voluto andare in camera sua a farsi una doccia. Ma l’odore del sesso su di se lo inebriava, lo faceva stare bene, e allora rinunciò e si avviò direttamente nella sacrestia. Li trovò suor Angelica intenta ...
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