1. Padre nostro


    Data: 11/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Erotico Scrittore Charles Boudlaire

    ... potuto essere suo padre. Era il diavolo, satana ? La tentazione del peccato ? O era il paradiso, il piacere assoluto ? L’esaltazione dei sensi ? Pensando a tutto questo non resistette ed iniziò leccarsi tutte le dita. Lecco e ne provò piacere. Lecco e si sentì avvolgere da un calore forte, fortissimo, che la fecero bagnare subito fra le gambe. Si stese meglio sul letto, a pancia in su, e con una mano raccoglieva lo sperma sul culo e lo portava alla bocca, al naso, con l’altra mano invece si accarezzava la giovane fica. Iniziò a godere e godere ancora. Ma tutto ciò non gli bastava più. Non gli bastava più, voleva molto di più. Voleva farsi possedere da quell’uomo. Voleva sentire il suo cazzo dentro di se. Voleva essere deflorata, sverginata da quel prete. Voleva essere completamente sua. E non gli fregava niente delle conseguenze. Avrebbe fatto quello che l’istinto le suggeriva. Avrebbe fatto di tutto, in modo sfacciato, impudente, provocatorio, l’avrebbe fatto a modo suo, senza più remore a rivelarsi a quell’uomo che ormai era dentro di lei, la possedeva anche se senza contatto carnale. Si tolse tutto quello che aveva addosso. Si spogliò nuda e presa da una frenesia irrefrenabile uscì dalla sua stanza. Sapeva dove andare. Voleva raggiungerlo. Voleva donarsi a lui. E mentre faceva i pochi passi che la dividevano dalla porta della camera dell’uomo s’imbattè, all’improvviso in suor Angelica che svoltò all’angolo del corridoio. Suor Angelica: “ma suor Anna ! Dove va senza nulla ...
    ... addosso ?” La suora più anziana si avvicinò strattonandola e si accorse che la giovane suora non rispondeva. La guardava con occhi spiritati e rapita da chissà che cosa. Suor Angelica: “ma suor Anna !”…che fa ? vada in camera sua a vestirsi !” strattonandola. Suor Anna continuava a guardarla e poi all’improvviso fu attratta dalla bocca di suor Angelica. Vedeva le labbra muoversi ma non sentiva il suono delle parole. Vedeva le labbra muoversi ed una forza più forte di lei, della sua volontà la spinsero ad avvicinarsi ancora di più e baciare quelle labbra. Aveva bisogno di sentire il calore umano. Aveva bisogno di sentire la forza di un bacio, di altre labbra, di un altro corpo. E non gli importava nulla che fosse di una donna, di una femmina. Aveva voglia di qualunque cosa che le facesse provare piacere. E la bacio, insinuando la lingua fra quelle labbra, fra le labbra della sue consorella. Suor Angelica fu sorpresa e tentò di reagire. Ma la giovane fu più veloce e determinata. Le insinuò dentro la bocca la sua lingua, impedendogli qualsiasi reazione o parola. E allora baciò anche lei, baciò con la lingua. L’attirò a se e la strinse, baciandola ancora e cercando il contatto con l’altro corpo. Si abbracciarono entrambi, ed entrambi si baciarono. E poi, nel corridoio semibuio si toccarono, si abbrancarono, si strusciarono una sull’altra e si ritrovarono sul pavimento freddo. Suor Anna come una furia iniziò a spogliare l’altra donna e si ritrovarono nude e avvinghiate, baciandosi ...
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