Dolce cuginetta 2 - l'inculata
Data: 26/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: intesacomplice, Fonte: Annunci69
Dopo lunghi giorni di giochi, una notte la raggiunsi nel letto, come facevo spesso la mattina appena sveglio e già pieno di voglia. Però quella notte volevo di più.
Giulia sapeva bene cos’era la verginità: come in tutti i paesi di provincia, era una delle prime lezioni impartite alle ragazzine. Spesso di sesso nemmeno si parlava, ma tutte indistintamente venivano spaventate in relazione alla possibilità di perdere la verginità, cosa che poi, ognuna, reinterpretava a modo suo.
“Non ci pensare nemmeno” disse Giulia “dentro non te lo faccio mettere.”
“Allora te lo metto nel buco di dietro!” “le dissi, smaniando.”
“Ma che dici?” “replicò lei sospettosa “Mica si mette nel buco di dietro.”
“Si che si mette, scema! Tutti i ragazzi cominciano così” dissi restando nel vago.
“Cosa vuoi dire? Anche tu lo fai?”
“Noi ragazzi da soli ci giochiamo, ci appoggiamo il coso dietro e spingiamo. Io l’ho fatto con Piero, qualche volta,” le confessai, desideroso di convincerla.
Io e Piero ogni tanto ci inculavamo davvero, non era una bugia che le avevo detto. Ogni tanto ci sollazzavamo insieme per dare sfogo ai nostri sensi e, devo dire che, la cosa non mi dispiaceva. Anzi, ogni tanto ci ripenso ancora e quasi quasi lo riproverei.
Intanto mi ero già infilato sotto il lenzuolo e le avevo poggiato la cappella gonfia sulle reni, affinché sentisse quanto lo tenevo duro.
“Ma solo poggiarlo… senza entrare nel culetto!”
Giulia era comunque eccitata: i continui rapporti ...
... la mantenevano “su di giri”, quasi fosse ninfomane. Anche lei, come me, non pensava che al sesso ed era sempre pronta e vogliosa.
“Solo poggiarlo, non entro, parola!” le dissi e intanto le alzai la vestaglia, poi giù le mutande di cotone, per liberare il culo a mandolino di mia cugina. Con molta perspicacia mi abbassai col viso fino all’altezza della sua intimità e iniziai a baciarla.
Giulia, s’inarcò nel letto, le venne automatico dopo il primo contatto, e così fece in modo che io le leccassi anche la figa, una cosa che a lei piaceva tantissimo.
Ormai ero diventato bravo, baciavo, succhiavo e leccavo i genitali, finché iniziai a dedicarmi, con maggiore “ferocia”, al suo sederino. Cercai il buchetto e mi venne spontaneo solleticarlo con la lingua, apprezzandone il sapore e l’odore aspro: molto eccitante.
Giulia era sconvolta da quel nuovo piacere, non lo avrebbe mai immaginato, mi confessò poi. Invece la penetrazione con la lingua e i miei picchiettamenti, le procuravano sensazioni indicibili; si sentiva aperta, profanata e assai disponibile.
Il leccare le procurava una voglia incredibile nel cervello; lei stessa cominciò a desiderare ardentemente di scoprire come, il cazzo, sarebbe riuscito a entrare dentro il suo corpo.
“Come fa ad entrare nel mio culetto, mi disse.
Non mi farai male?”
Io non ero mai stato con un’altra donna e, se da una parte ardevo per farmela, dall’altra non ero ben conscio di cosa mi aspettasse né, di preciso, come agire. Il mio ...