1. Dolce cuginetta 2 - l'inculata


    Data: 26/12/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: intesacomplice, Fonte: Annunci69

    ... posseduta. Un piacere unico, nuovo, diverso da tutti i precedenti.”
    
    Adesso, lo voleva a tutti i costi e io l’accontentai! Delicatamente continuai a spingere il nerbo nel culo, mimavo gli stessi movimenti della sega, solo che stavolta, il mio pene non era sollecitato dalle dita o dalle labbra, era dentro un tubo, un canale, che mi accoglieva tutto, con una carezza lunga quanto tutto il mio cazzo. Premevo e, mentre premevo, sudavo di piacere. Giulia si cercò il buco con le dita passando di sotto alla vagina: sentirlo impegnato dal pene le diede una sensazione sconvolgente.
    
    “Mamma mia è entrato tutto,” disse, toccandomi la palle che fuoriuscivano dal buco del suo culo.
    
    Si frugò con le dita tutto lo sfintere, trovandolo dilatato per circondare totalmente il cazzo.
    
    Io, intanto, incapace di fermarmi, pompavo dietro, fino alle palle: infatti lei lo sentiva bene:
    
    “Lo sento in pancia, mi disse.”
    
    Cominciò a mugolare perdendo ogni controllo di sé. Io, eccitato dalla via che si era fatta libera, continuai a inculare con sempre maggior determinazione. Il movimento non mi era sconosciuto e con naturalezza, finii per trovare il giusto ritmo per fotterla in profondità. Il buco era sfondato, e Giulia non sentiva più alcun dolore, al contrario: non aveva mai provato sensazione più coinvolgente.
    
    Carezze, seghe, pompini, erano tutte pratiche erotiche eseguite con la mente, con la consapevolezza “tecnica” di dare e provare piacere, ma prenderlo dentro ti cambia lo stato di ...
    ... essere, mi disse, adesso era permeata dal piacere e lo subiva senza riuscire a dominarlo.
    
    Io, intanto, volevo provare una nuova posizione e la costrinsi a girarsi di culo, per poi sdraiarmi su di lei, proprio come avevo tentato di fare la sera.
    
    Una volta addosso, provai ad aderire, completamente nudo, al corpo di mia cugina: ero talmente arrapato che mugolavo, senza fottere, ma solo restando piantato in lei e roteando le anche. Giulia lo sentiva bene: il punteruolo le girava nei visceri, approfittando del culo, ora morbidissimo e rilassato, che lo ospitava.
    
    “Stringi il culetto” le sussurrai, pazzo di piacere. Lei mi accontentò, serrò le gambe e accavallò i piedi, per fare forza e stringere le chiappe. Intanto le circondavo, con le mie, le sue gambe tese.
    
    “Aspetta” riuscì a dire con un fil di voce “mettiti sotto, voglio sedermi sopra.”
    
    Io non capii subito, anche perché ero stordito dalla goduria. Giulia sgusciò dalla mia stretta e mi fece girare di faccia, col cazzo che troneggiava come un totem, lucido e arrossato. Trionfante, posseduta dalla furia erotica, si spogliò completamente nuda, non l’aveva mai fatto, ma adesso, dopo averlo preso nel culo, si sentiva grande, completamente donna. Fu lei stessa a montarmi su e a manipolare il pene per metterlo a favore dell’ano cedevole poi, in un attimo, s’impalò. Quando lo riprese dentro fu pervasa dal fuoco della passione: si dimenava in modo scomposto per sentirlo in pancia e cavalcò l’arnese in tutti i modi. Io, nella ...