Da geloso a schiavetto 11 - Racconti Erotici

Da geloso a schiavetto 11

Non ho mai dormito così profondamente, mi svegliai nella stessa posizione in cui mi ero addormentato ed anche Veronica era rimasta immobile sopraffatta dalla quantità assurda di orgasmi e le scoperte incredibili fatte la sera prima.

Il mio primo pensiero fu di preoccupazione per il fatto che non fosse tornata in camera a dormire ma mi rassicurò dicendomi che l’amica l’avrebbe coperta e con uno sguardo malandrino aggiunse:

“è molto brava, secondo me si merita un premio”

Capii subito che il numero dei partecipanti ai nostri party serali sarebbe aumentato.

La seconda cosa che mi dava un po’ di pensiero era che Veronica sembrava affezionata a me ed io per quanto felicissimo temevo la reazione di Luca sentendosi messo un po’ da parte, ma 10 secondi dopo fui totalmente rassicurato dalla sua voce:

“buon giorno mie dolci schiavette, come state? Siete pronte a passare tutta la giornata ai nostri comandi?”

Non rispondemmo ma i nostri sguardi furono più di una promessa.

“bene iniziamo bene la giornata, mettevi a culo in su che voglio godermi di nuovo lo spettacolo meraviglioso delle vostre natiche”

Noi senza parlare ci mettemmo in posa uno accanto all’altra e vedemmo che anche Lucio si era svegliato compreso il suo bell’amichetto cappelluto che svettava già turgido verso l’alto.

In un attimo Lucio fu in piedi e mentre Luca ci suonava i sederi come fossero una batteria passando da una mela all’altra con gran divertimento, lui poggiava la sua cappellona un po’ ...

... sulle mie labbra e subito dopo su quelle di Veronica.

Eravamo in un attimo arrapati come la sera prima ma proprio mentre eravamo entrambi impegnati a succhiare un uccello per uno mentre loro si beavano della vista dei nostri culetti allo specchio, Luca ordinò:

“basta fermi tutti si va a fare colazione, poi vediamo in gita cosa ci possiamo inventare”

Era in programma un escursione sul lago di Como quella mattina .

Obbedienti ed in silenzio stavamo iniziando a vestirci quando Luca ebbe un’altra idea e tornando dal bagno con una delle boccettine che io avevo già usato con Mirko (quella più grossa), disse:

“Schiavetto, il tuo padrone avrebbe piacere che tu venissi a fare colazione con questo nel culo ed inoltre vorrebbe che ti fosse infilato dalla nostra schiavetta, avete qualcosa in contrario?”

Io ero ovviamente terrorizzato per la paura che qualcuno a colazione potesse accorgersene ma non dissi niente e Veronica annuì con uno sguardo malandrino: mi sa che provava un certo piacere anche lei a comandarmi.

Mi fecero mettere di nuovo a culo in su appoggiato al letto e Veronica si avvicinò con la boccettina e le guance rosse che ormai conoscevo, ma quando si stava apprestando ad infilarmela fu interrotta.

“Ma no! Sei proprio insensibile!!! Bagnala per bene e poi bagna anche il sederino”

“ma…..”

“Ma cosa? Lecca la boccetta e poi leccagli il culo! Forza che si fa tardi…!!”

Io che ero rimasto a buco all’insù mi girai con la testa per vedere cosa faceva ...