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Da geloso a schiavetto 11
Data: 12/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... mente la bestia mastodontica che aveva tra le gambe: ne ero soggiogato. “ci sono novità interessanti, io ho un flaconcino nel sedere e la ragazza accanto a me è senza mutande” Mentre vedevo l’espressione di Mirko mentre leggeva il messaggio, quasi comica tra il sorpreso e l’arrapato, mi accorsi che Veronica aveva intuito qualcosa e subito: “A chi hai scritto? Ma quello chi è? L’autista? Perché ci guarda così?” “stai calma, ti dico tutto ma ti prego: Luca e Lucio non sanno niente…ok?” Il suo cenno del capo mi rassicurò anche perché l’essere stata elevata a depositaria di cose che non sapevano neanche i nostri “padroni” la gratificava parecchio. “Lui ha visto quello che succedeva nel pullman” “anche io e Luca?” “si…” si portò la mano alla bocca rossa come un pomodoro e io continuai “lui mi ha beccato nel pullman da solo quando mi ero addormentato e mi ha sculacciato a lungo e poi mi ha obbligato ad andare in camera sua” Veronica mi ascoltava rapita e spaventata…. “prima mi ha fatto fare cose molto imbarazzanti e mi ha spaventato moltissimo, ma poi si è dimostrato molto dolce e per niente cattivo e mi ha fatto giocare con il suo uccello e…….Veronica…….” “si…dimmi…..” “è una cosa spaventosamente grande, non hai idea di che bestia sia…..” Notai che istintivamente stringeva le cosce e diventava se possibile ancora più rossa “ma…te l’ha messo…..??” “no, per fortuna no, ma gliel’ho succhiato già più di una volta e adesso è andato in ...
... bagno, il che vuol dire che devo andare” “a…su…cchia….rlo?” Era viola mentre lo diceva “si…..faccio presto” E cercando mentre mi alzavo di infilarmi bene il flaconcino la lasciai lì sbalordita ma curiosa da morire, avevo capito che le piaceva come a me e quindi anche se non l’avrebbe forse ammesso mai, avrebbe dato qualsiasi cosa per vedere il mostro di cui le avevo parlato. Quando mi fui alzato, le sussurrai all’orecchio: “se ci riesco faccio una foto” Lei mi guardò senza parlare ma i suoi occhi erano molto chiari: la voleva!!! Entrai nell’antibagno e subito entrai nella porticina socchiusa dove la prima cosa che mi si parò davanti fu quel ciclope con quell’occhio umido che mi guardava e come al solito mi ipnotizzò: le gambe si piegarono automaticamente e me lo poggiai sul viso in adorazione. Senza parlare spalancai la bocca e infilai tutta la cappella con uno sforzo enorme ma molto più agilmente della volta precedente e poi tra una succhiata ed una leccata senza mai smettere di accarezzarlo gli raccontai gli ultimi accadimenti compreso la conversazione con Veronica di un minuto prima. Lui sbuffava come un mantice a causa del mio servizio e del racconto e quando arrivai a raccontare della foto, mi allontanò e si mise in posa facendomi tenere una mano sulla verga per far capire le proporzioni mentre con l’altra scattavo la foto, poi mi prese il telefono di mano, mi girò come un fuscello calandomi i pantaloncini e alzandomi la maglietta e, dopo aver ...