1. Il collega albanese


    Data: 13/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: 85bisexcouple

    ... la sua intenzione era di usarla come lubrificante, ma sapevo che la Nivea non era certo il meglio. Ma in quella situazione seppi accontentarmi. Me la versò fra le natiche, e con le dita iniziò a massaggiarmi lo sfintere. In breve introdusse prima uno, poi due dita nel mio culo. Era molto abile, devo riconoscerlo, e io seppi rilassarmi al meglio. Al suo indice e medio si aggiunse il pollice, come a formare un cuneo, mentre con l altra mano mi spuzzava un'altra dose di Nivea. Mi masturbò il culo per un paio di minuti, o forse meno, poi si prese il cazzo con la destra e con la sinistra lo riempì di crema, cospargendola per tutta la lunghezza.
    
    «Ora entro»!
    
    Le mie mani erano tornate ad aprire le mie natiche. Lo sentii avvicinarsi, e sentii la sua cappella scorrermi su e giu lungo il solco, fino a fermarsi sopra il buco. Cercai di rilassarmi il più possibile, mentre lui iniziò a spingere. Il mio buco del culo si aprì facilmente e la sua cappella entrò dentro. Mi sentii letteralmente divaricare. Mai durante tutti i rapporti di pegging con la mia ragazza, seppur con dei dildo di dimensioni "rispettabili", mi era capitato di percepire una apertura così estesa del mio ano. Non provai inizialmente dolore, ma mentre Adan iniziò a spingermelo dentro, una fitta mi fece ritrarre per un attimo: «Aspetta! Piano.... Aspetta un attimo...» supplicai. Adan si ritrasse leggermente, ma senza uscire. Aspettò qualche secondo e riprese a spingere, ora più a fondo. Riuscii a soffocare il ...
    ... dolore e lo lascia fare. Sapevo che di li a breve il mio buco lo avrebbe accolto... E così fu.
    
    Iniziò a scoparmi lentamente, con movimenti gentili e delicati, ma ad ogni affondo spingendolo un pò più dentro. Poco dopo sentii che era arrivato in fondo.... Aumentò il ritmo, tenedomi stretto per i fianchi. Potevo guardarlo nello specchio, ma rimasi con la fronte appoggiata sul mio avambraccio, piegato sul piano del mobile, mentre con l'altra mano avevo iniziato a masturbarmi lentamente.
    
    Continuò a scoparmi per qualche minuto, poi rallento... «Sono dentro solo metà...» mi disse. «Cazzo, voglio infilartelo tutto!»
    
    «Credo che sia in fondo... Lo sento» replicai.
    
    «No cazzo! Non mi basta!» disse Adan.
    
    Mi sturò il buco del culo, e io sentii che mi rimase oscenamente aperto. Prese di nuovo il flacone di Nivea, svitò il tappo bianco con la chiusura a pressione e mi infilò il collo filettato della bottiglietta blu nel buco, spingendola per quanto riusciva ad accettarla il mio corpo e spremendomene dentro quasi tutto il contenuto.
    
    Mi penetrò di nuovo col suo uccello enorme, di colpo, d'autorità. Potevo sentire la crema colarmi dal buco. Si mosse con pochi colpi ben assestati dentro di me e fu di nuovo in fondo. Iniziò a spingere, tenendosi l'uccello alla base e muvendo il cazzo velocemente in su e in giu. La pressione dei suoi lombi era incredibile, e io a stento riuscivo a soffocare i lamenti per il dolore. Mi presi la nuca con entrambe le mani e strinsi il collo come per ...
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