La soluzione indecente
Data: 13/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: pisellino_it
... ginocchio". Disse Ester.
Carlo: " Ma come i pantaloni, lasciami fare solo, vado in bagno".
Ester: "Ma dai, non ti vergognerai mica, su dai.
Carlo decise di giocare con la ragazza e si alzò in piedi facendo finta di avere un forte dolore alla caviglia e si sedette nuovamente sulla poltrona.
Carlo: "Ahi, cazzo, mi fa male la caviglia!".
Ester: "Su, lascia, faccio io".
In piedi di fronte a lui, si abbassò portando le mani sulla zip dei pantaloni e mostrandogli ancora una volta la sexy scollatura.
Carlo: " Lascia,faccio io". Staccò il bottone centrale, tirò giù la zip e si abbassò i pantaloni fino alle caviglie.
Ester prese nuovamente garze e disinfettante e si mise in ginocchio per pulire la brutta ferita . Questa volta era il suo di sguardo ad essere fisso sul pacco gonfio di Carlo che, deciso ad andare fino in fondo, non fece nulla per trattenere l'eccitazione.
"Sai Carlo, ecco, non so come dirtelo!". Disse Ester con voce maliziosa mentre continuava a pulire la ferita.
Carlo:" Dirmi cosa Ester?".
Ester:" Beh ecco, la mia assicurazione è scaduta!".
Carlo aveva finalmente capito dove volesse andar a parare la ragazza, sapeva che i danni erano di poco conto e stette al gioco.
Carlo:"Ma come? E adesso chi mi ripaga i danni?"
" Su Carlo, dai non fare così, sono sicura che UNA SOLUZIONE c'è!". Sussurrò Ester mentre la sua mano risaliva la coscia di Carlo puntando al pacco gonfio.
Carlo:" A si? E quale?".
Ester: " ...
... Questa!".
Infilò la mano sotto il boxer e afferrò il cazzo iniziando a segarlo. Guardò Carlo negli occhi e lo tirò fuori, avvicinando le sue labbra carnosissime alla cappella. Prima un timido bacio, poi le labbra si aprirono e il cazzo venne risucchiato dentro.
Certo , Carlo non era nuovo ai pompini ma con una ragazza di colore non gli era mai successo e trovava irresistibile sentire quelle labbra gonfissime scivolare su e giù lungo la sua asta.
Con la bocca piena, Ester, riusciva ad emettere solo qualche breve mugolio di piacere.
Anche se era solo per sdebitarsi Carlo aveva un cazzo niente male e decise di concedersi completamente a lui. Staccò la sua bocca esperta dal membro zuppo di saliva e ancora in ginocchio, slacciò uno ad uno i bottoni rimasti chiusi della camicetta. La tolse completamente e sfilò anche il reggiseno. Carlo era attonito ad ammirare la sua bellezza esotica.
I seni nudi erano bellissimi: tipici delle donne di origine africana erano a pera e con i capezzoli che puntano all'esterno. Una terza naturale che resisteva con disinvoltura alla forza di gravità . Si alzò e Carlo non resistette alla voglia assaggiarle le tette: uno alla volta i grossi capezzoli venivano risucchiati dalla sua bocca facendoli diventare sempre più duri. La ragazza si contorceva dal piacere, prese la testa di Carlo e la spinse con forza sul suo petto.
La voglia cresceva per entrambi e Carlo si tolse le scarpe e sfilò dalle caviglie i boxer e i pantaloni. Ester fece lo stesso con i ...