Questione di gusti
Data: 15/04/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cattibrie, Fonte: Annunci69
Paola era una signora della media borghesia, seria e elegante. Aveva da poco passato la quarantina, ma aveva ancora un fisico tonico e asciutto, con belle forme procaci. Il suo stile non le consentiva un abbigliamento provocante, era sempre vestita con tailleur con gonna al ginocchio o abiti molto sobri che valorizzavano la sua figura ma non le davano quel che da donna voluttuosa.
Sposata da quasi vent'anni con Luca, con due figli che studiavano in Svizzera, la sua vita scorreva su binari tranquilli, quasi noiosi nelle abitudini.
Questo fino a quando, per caso si accorse che Luca aveva una relazione. Fu una vera stupidaggine da parte di Luca, lasciare il pc aperto sulla pagina di una chat, dove c'erano le conversazioni con tale "Luna32" dove era inequivocabile che non solo si conoscessero ma anche si frequentassero.
E sembrava proprio che Luca ci desse dentro di brutto con quella tipa....
Paola passò dall'incredulità, alla rabbia, per passare dalla voglia di spaccare tutto e fare una scenata a valutare di andarsene da casa. Piangeva e provava a consolarsi, per ripiombare nello sconforto.
Non era il tradimento in sè che la sconvolgeva, ma quelle parole di fuoco che Luca usava con la "tipa". E' vero che fra loro la sessualità era relegata a sporadici momenti, per abitudine o stanchezza, ma non aveva pensato che lui avesse un'altra o che cercasse altro.
Si impose di fare finta di nulla, in attesa di capire cosa voleva davvero fare della sua vita. Era dura, e ...
... sicuramente Luca si accorse di un nervosismo che aleggiava in casa, ma spariva nello studio tutte le sera, a scrivere con quella là.
Luca era un bell'uomo, prestante e fine. Lei lo guardava, probabilmente lo amava ancora ma non provava più quel desiderio che li aveva uniti tanti anni prima.
Quasi inconsapevolmente si trovò a flirtare con gli uomini con cui veniva in contatto. Era una specie di sfida, un gioco per capire se poteva essere ancora attraente per gli altri. Iniziò con occhiate allusive, sorrisetti, per arrivare a slacciare un bottone i più. Niente di che, a paragone delle conversazioni lette sulla chat del marito il suo era un comportamento da educande, ma ci fu chi notò il cambiamento e si trovo per esempio il signore che le curava il giardino che assunse un atteggiamento più galante.
Era un uomo sulla sessantina, grosso e goffo. Sicuramente non era un bell'uomo, e per la verità non era nemmeno affascinante.
Ma per Paola era un trampolino di lancio, un mettersi alla prova in ambiente protetto. Quando c'era lui, Mario, iniziò a scendere in giardino indossando leggeri grembiuli di cotone, senza mettere il reggiseno, e gli si affiancava con la scusa di aiutarlo, ora nel potare le rose, ora nell'annaffiare, a anche solo per scambiare due chiacchiere. Chiaramente Mario era lusingato, e mentre lei gli mostrava un nuovo interesse, lui accorciava le distanze. Fino al giorno in cui, nel capanno degli attrezzi, mentre parlavano delle forme aggraziate di alcune ...