1. Ossessione fraterna - l'inizio della possessione (pt. 1)


    Data: 15/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: taker87, Fonte: Annunci69

    ... armadio dei secchi. Intanto da dietro sentivo l'operaio che si stava poggiando al mio sedere. Mi voltai un po' infastidito. “Scusa ma che fai?” gli chiesi. Lui con aria di insufficienza “ho visto che ti toccavi, ed è venuta voglia pure a me”. Io ero incredulo. Non volevo creare questa situazione. “Veramente credo che hai frainteso” provai a fargli cambiare idea, ma lui mi afferrò per un braccio “ragazzino, una pausa dal lavoro credo di meritarmela, per cui fai il bravo ed andrà tutto bene”. Ero allibito. Il mio cuore batteva all'impazzata. Non so se ero più spaventato o eccitato. Questo sconosciuto sui trant'anni voleva scopare con me. Per un attimo lo squadrai, rendendomi conto che non era nemmeno malvagio, ma era la situazione che stava precipitando attorno a me.
    
    In men che non si dica, chiuse la porta del ripostiglio. In quello spazio angusto cominciò a slacciarsi la cintura dei pantaloni. Provai ad alzarmi in piedi, ma lui mi ricacciò giù. Estrasse in breve tempo il suo cazzo, leggermente eretto, forse per via di una precedente eccitazione. Me lo sballottollò davanti “dai fammi vedere di cosa sei capace”. Ero inginocchiato. Davanti c'era un ragazzo più grande e più forte di me. Ai lati le pareti del ripostiglio. Ero in trappola.
    
    Decisi di approfittare della situazione. Presi il suo cazzo in mano e cominciai a segarlo. Mi avvicinai con le labbra ed iniziai un lento massaggio con la lingua. Il suo membro prese a gonfiarsi, raggiungendo una dimensione davvero elevata. ...
    ... Era un bel cazzo, con due palle enormi. Cominciai ad eccitarmi pure io. La mia lingua perlustrava tutta la superfice del suo cazzo e delle sue palle, leggermente pelose. Poi presi a pompare quell'asta enorme. Il ragazzo apprezzava e cominciò a muovere il bacino a ritmo. Una mano la teneva sulla mia testa, stringendomi i capelli. Con l'altra si teneva sollevata la maglietta, mettendo in mostra un fisico scoplito dal duro lavoro che praticava. In breve mi stava letteralmente fottendo la bocca. Il suo cazzo però era davvero grosso, e la mia bocca non poteva sopportare ancora per molto tale invasione. Qualche colpo andò pure affondo, facendomi arrivare la sua cappella in fondo al mio palato. Mi ribellai, staccandomi con la bocca. “vacci piano!” gli dissi, assieme a qualche colpo di tosse, ma a lui non importava “che c'è? Sei stanco? Succhiamelo come si deve o ti faccio diventare la puttanella di tutta l'azienda”. Ma chi era questo stronzo, pensai. Il terrore mi pervase le viscere, ma allo stesso tempo ero anche eccitato. Mi inebriava il complesso di eventi che si stava creando. Ad ogni modo ripresi la pompata, cercando di non deluderlo ancora. Dopo qualche altra stantuffata fino in gola, si staccò e mi fece voltare. Mi abbassò la tuta e le mutande e mise in mostra il mio culo. Dopo qualche schiaffo e un po' di saliva nel mio buchetto, iniziò a premere la sua cappella. “Adesso ti faccio godere come si deve” mi disse da dietro. Con una sua mano sulla mia spalla, mi diede un colpo ...