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I patti sono patti
Data: 15/04/2021, Categorie: Etero Autore: Alexposy
... ti giustifichi dicendo di non poter più resistere. Io un po’ pentita per averlo fatto sentire in colpa trono con la testa apoggiata e lo sguardo rivolto al soffitto "OK...ma non voglio vedere niente...davvero ti eccito tanto?" Sento il rumore delle tue mani che sono intente a darti piacere mentre mi guardi fare altrettanto "Sì....sei bravissima". Dopo pochissimo sono al limite, sentirlo così vicino a me da percepirne quasi il calore.. lo spostamento d’aria dei suoi movimenti infrangersi sul mio corpo senza toccarmi.. il suo odore.. intenso e inconfondibile di eccitazione che mi sta letteralmente sconvolgendo.. sto ansimando sempre più forte mentre le mie dita non mi danno un attimo di tregua. Non resisto sto impazzendo di piacere e nella mia follia la mia richiesta coglie entrambi di sorpresa "Dai...vieni qui e baciamela...leccala tutta" . La mia supplica è immediatamente soddisfatta.. il contatto con la tua bocca è impetuoso, vorace.. mi inarco sotto il tocco della tua lingua, ti afferro il viso tra le mani lasciandoti spazio, ti stringo a me premendoti più che posso, voglio sentirti dentro. I miei gemiti ormai sono assordanti e tu mi assecondi ad ogni respiro.. poi ti stringo forte tra le mie cosce incrociando le mie gambe dietro il tuo collo fino a toglierti il repiro… per un attimo infinito smetto di respirare il mio cuore sta esplodendo e quel calore che sentivo crescere all’infinito fino a poco fa ora si sta disperdendo a macchia d’olio per ...
... tutto il mio corpo.. il mio rogasmo ti sorprende.. rimani fermo tra le mie gambe ascoltando il mio respiro tornare lentamente regolare.. attimi di silenzio e poi la mia frase .. perentoria, in parte ingiusta ma che sancisce la fine e la risoluzione del nostro patto e del nostro incontro. "Ora rimetti a posto e vattene" Io resto sdraiata mentre ti sento armeggiare e rivestirti.. non riesco ad incrociare il tuo sguardo, fisso il soffitto bianco attraversato dalle ombre in movimento mosse dalle auto di passaggio che giocano con gli scuri della finestra. La porta si chiude.. sento il rumore dei tuoi passi allontanarsi lungo il corridoio.. aspetto ancora qualche minuto inerme sul letto ripensando a quanto appena successo sorprendendomi del mio comportamento e godendomi nella mia mente ogni attimo appena trascorso. Finalmente riesco ad alzarmi.. decido di farmi una doccia prima di andare.. non ho fretta, la camera l’hai già pagata tu. Mi asciugo con calma.. mi rivesto.. passo un’infinità di tempo in bagno allo specchio ad asciugarmi i capelli poi mi trucco e raccolgo le mie cose rimaste appoggiate su una sedia nell’angolo della stanza. Prima di uscire do un’ultima lunga occhiata alla stanza e mi chiudo la porta alle spalle. Mentre cammino lungo il corridoio che porta all’ascensore un senso di colpa sopraggiunge per come si era concluso il tutto e per come ti avevo liquidato malamente, arrivo alla Hall dove il ragazzo che mi riconsegna il documento mi sorride dicendomi: ...