1. Dinamica e intraprendente


    Data: 16/04/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Tu mi sfiori lentamente una spalla mormorandomi in maniera rammaricata all�orecchio:�Sono veramente desolata, devo sbrigarmi, perché fra alcune ore decollerà l�aeromobile� - successivamente però estromettendo e scostando la morbida colorata trapunta e toccandomi delicatamente le terga sino alle caviglie, tu nel frattempo astutamente e instancabilmente in modo lusinghiero prosegui il discorso:�Io vorrei rievocarti in questo modo, giacché per un mese dovrò fare a meno di te, però ti telefonerò di frequente, dato che sono affezionato e legato in maniera premurosa anche alla tua voce, perché questo mi farà badare e meditare immancabilmente al letto�.Io viaggio bighellonando frattanto nel beato e gioioso dormiveglia, nell�estasiato sfinimento dopo l�amore, perché abbiamo trascorso il pomeriggio tra le lenzuola visitando i porti d�ogni fantasia e d�ogni genialità erotica possibile. Dentro di me io ho un sole che illumina e che riscalda, visto che faccio le fusa come una gatta, eppure non sono allenata né preparata per quello che succede ora, poiché tu m�afferri per una mano portandola sul tuo cazzo già di nuovo sull�attenti e pronto all�opera, poi ti sposti sopra di me e mi sollevi le natiche, dopo passi velocemente una mano a taglio tra di loro, in seguito mi brandisci da dietro in silenzio con un colpo solo, ripercorrendo vivacemente una via appena esplorata e ancora bagnata di te. Ecco il maschio, che fino all�ultimo vuole marchiare per bene la sua femmina, penso io dentro di ...
    ... me, adattandomi subito alle tue spinte, eccitata dal tuo desiderio ancora così tumultuoso e travolgente nonostante i nostri molteplici giochi pomeridiani. Io mi tocco tra le gambe bagnate intrise dal tuo denso e lattiginoso seme, sennonché tu allontani la mia mano per sostituirla con la tua che accarezza, preme e scava senza sosta, poi arrivi al piacere gemendo, visto che &egrave quasi una sofferenza riempiendomi a tal punto di nuovo. Alla fine boccheggianti ed esausti ci abbandoniamo sulle lenzuola impregnate dall�odore dolciastro del sesso, che &egrave poi quello della nascita:�Tu non sei venuta, vero? Non ce l�ho fatta a trattenermi, perdonami�.�Non importa, forse sono troppo stanca anche per un altro orgasmo. Va� adesso, che io mi rimetterò di certo a dormire�.Tu mi baci una guancia e i capelli, mi risistemi addosso la trapunta e alla fine te ne vai. Io scivolo nel sonno per breve tempo, sennonché all�improvviso mi sveglia il perenne soffiare del vento, che in modo chiassoso infuria forte sul mare, dato che frusta senza pietà sui rami delle palme da datteri e dei pini marittimi accanto alle vecchie finestre della grande casa. Fuori fa molto freddo, mentre all�interno la temperatura &egrave fin troppo alta, io ho sete, scendo giù in cucina per bere e lì trovo la tua camicia abbandonata in fondo al letto e me l�infilo. Al momento io sono scalza, eppure apprezzo il contatto dei piedi sulla moquette che riveste addirittura le scale: qui ci proteggiamo adeguatamente dal freddo, ...
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