Sergiu, il compagno di classe
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bialy, Fonte: Annunci69
Mi avevano sospeso di nuovo. Due giorni prima la mia professoressa di Italiano mi aveva beccato a fumare nei bagni della scuola, mentre sarei dovuto essere in classe e quindi ora eccomi qui. Un altro pomeriggio inutile che avrei dovuto passare a fare chissà cosa a scuola. E infatti erano già 10 minuti che aspettavo nell'aula che mi aveva indicato la bidella, senza che succedesse nulla. Dovevo aspettare il preside, sorbirmi la ramanzina e poi vedere quale compito ingrato mi sarebbe toccato questa volta: speravo nella biblioteca, dove almeno avrei potuto usufruire del balconcino per una pausa sigaretta. Mentre contemplavo questa opportunità, il preside entrò di fretta ma, con mia grande sorpresa, non era sola. Dietro di lei c'era Sergiu, un ragazzo che conoscevo di vista, essendo un anno avanti al mio. Si sedette di fianco a me senza nemmeno degnarmi di uno sguardo e la preside cominciò con la solita solfa. Io, comunque ero piuttosto distratto: Sergiu era un ragazzo normale, non eccessivamente bello, che però aveva qualcosa di intrigante. I suoi genitori erano dell'Est-Europa e Sergiu aveva ereditato da loro una bellezza particolare. Aveva la carnagione leggermente olivastra, due profondi occhi scuri e i capelli neri sempre in disordine. Aveva una bocca carnosa, che si apriva in uno splendido sorriso, e un naso appuntito che si accompagnavano bene agli zigomi molto pronunciati.
Come se non bastasse, una mia amica mi aveva raccontato di aver sentito che fosse anche ben ...
... dotato e che una sua amica lo avesse descritto come la migliore scopata della sua vita. Mentre riflettevo su questo, cercando anche di prestare un po' di attenzione alla strigliata in corso, il mio sguardo cadde sul cavallo dei pantaloni di Sergiu. In effetti sembrava proprio che, anche con i Jeans addosso, il ragazzo promettesse bene: fra le due gambe massicce i pantaloni lasciavano intravedere un rigonfiamento molto interessante!
In quel momento una bidella entrò per interrompere il Preside, che uscì dalla stanza, prima di consegnarci alcune vecchie cartelle da rimettere in ordine. Sergiu, come se nulla fosse, si limitò a tirare fuori il cellulare e a mandare messaggi. Io cominciai a controllare le cartelle, per cercare di finire il prima possibile. Facendolo, però, mi spostai leggermente, così da poter continuare a guardare Sergiu, fingendo di lavorare. Passarono altri dieci minuti in cui cercai più volte di cominciare una conversazione ma ricevendo in cambio solo monosillabi. “Peccato” pensai, negli ultimi giorni avevo una voglia pazzesca che nessuna sega era riuscita a farmi passare. Come se mi avesse letto nel pensiero, in quel momento Sergiu, allungò la mano verso il suo pacco e se lo sistemò nei pantaloni, prima di cominciare a stringerlo. Ero completamente incantato da questa vista che non mi ero reso conto che mi stesse guardando. Quando i miei occhi incrociarono i suoi, sorrise. Si spostò leggermente con la sedia, per venirmi più vicino. Stava lì, con le gambe ...