Sergiu, il compagno di classe
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bialy, Fonte: Annunci69
... divaricate, proprio di fronte a me, a massaggiarsi il cazzo da sopra i pantaloni. Non riuscivo a dire niente, non riuscivo a fare nulla, se non continuare a guardarlo ipnotizzato. Dopo solo pochi secondi, si sbottonò i jeans e se li tirò giù, facendomi vedere le sue gambe muscolose e pelose e il rigonfiamento nei suoi boxer grigi. Mi disse “Se ti piace, vieni!” con la sua voce calda e autoritaria e l'istante dopo mi ritrovai in ginocchio davanti a lui, con la testa fra le sue gambe. Lasciai scorrere le mie mani sotto la sua maglia, sulla sua pancia e poi su, fino ai capezzoli, che cominciai a toccare, mentre con il naso e la bocca adoravo il rigonfiamento nei suoi pantaloni. Sembrava piacergli molto, visto che cominciò ad ansimare. Una delle sue mani mi prese da dietro la nuca e mi spinse ancora di più verso la sua erezione, per sentirne meglio il profumo di maschio e capì che era arrivato il momento. Mentre con una mano gli tiravo giù i boxer, con l'altra presi in mano il suo cazzo. Aveva una bella cappella rosea, già bagnata di piacere, alla fine di un bel cazzo duro, abbastanza lungo e molto grosso, tanto che quasi non riuscivo a tenerlo tutto. Senza che lui dicesse nulla, gli baciai la cappella, lentamente, bagnandomi le labbra poi cominciai a leccarla per bene, con dei piccoli movimenti veloci. Una delle mie mani scese verso le sue grosse palle per massaggiarle, mentre l'altra gli massaggiava il ventre, appena sotto la pancia, dove una striscia di peli scuri ...
... incorniciava il suo cazzo. Mentre lo sentivo mugolare di piacere, leccai la sua asta in tutta la sua larghezza, cercando di capire se avessi potuto prenderlo tutto in bocca. Provai, la prima volta arrivando solo fino a metà e poi tirandomi indietro, mentre la seconda volta cercai di scendere fino alla base del cazzo. Evidentemente i miei sforzi gli piacquero molto, perchè con entrambe le mani mi spinse sulla nuca, piantandomi il suo cazzo fino in fondo alla gola. Per un attimo temetti di soffocare ma lui non sembrava volermi allontanare. Un attimo dopo, invece, lasciò la presa e io poteri assaggiare ancora quel cazzo fino alla cappella, con una bella leccata. “Voglio scoparti la bocca” mi disse, quasi come un ordine. Mentre gli baciavo ancora una volta la cappella ormai bagnatissima, lo guardai negli occhi e gli feci capire che lo volevo anche io. Si sistemò leggermente sulla sedia e rimise le sue mani sulla mia testa. “Ma continua a guardarmi” lo sentì dire, prima che mi spingesse di nuovo sul suo cazzo. Assecondavo con la testa i movimenti che mi imponevano le sue mani, prima lentamente, fino in fondo al suo cazzo, con il naso schiacciato contro la sua pelle calda e il suo sapore in gola, poi con movimenti sempre più veloci, su e giù, con il suono delle sue palle che sbattevano contro la sedia. Io facevo del mio meglio per tenere il ritmo ma spesso non riuscivo a respirare e più davo l'impressione di stare soffocando, più sembrava piacergli e pompava più forte. Dopo un po', mi lasciò ...