1. Voglio sentirlo tutto in culo


    Data: 18/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: cristomarilena, Fonte: EroticiRacconti

    Mi chiamo Giuseppe, Giusy per gli amici paesani di qualche anno fa. Adesso ho ventiquattro anni, un bel viso dalla pelle chiara, occhi di colore turchese e labbra ben disegnate. I capelli, biondo castano, li ho fatti crescere fin oltre le spalle, come molti ragazzi dei primi anni settanta. Non sono alto (un metro e sessantanove) ma ho la silhouette resa slanciata dal mio aspetto snello e l’incedere sinuoso. Prima del mio trasferimento in città accadeva spesso che i miei amici, quelli che frequentavo più assiduamente mi dicessero, scherzosamente, che potevo essere scambiato per una bella gnocca se mi fossi travestito, e avessi indossato un reggiseno imbottito. Uno di loro, Sauro, mi proponeva, spesso, che se mi fossi travestito da donna, avessi calzato scarpe con tacco undici, indossato gonna corta sul ginocchio e se fossimo andati a passeggiare dove nessuno ci conosceva, non ci avrebbe pensato due volte a mettermi il braccio sulle spalle perché mi scambiassero per la sua ragazza. Giungeva addirittura ad abbracciarmi quando eravamo in macchina, seduti assieme nel sedile posteriore. Poi simulava di baciarmi sulla bocca ponendo la mano tra le sue labbra e le mie. Gli altri, certi che scherzasse, scoppiavano in fragorose risate. Mi è rimasto ancora il dubbio che gli piacessi davvero. Per carnevale mi suggerì di travestirmi da Marilyn Monroe con gonna a pieghe ampie, parrucca biondissima, reggiseno imbottito e, credetemi, dovette darsi un gran daffare per levarmi di torno ...
    ... maschi che mi avevano veramente scambiato per una bellissima ragazza. Dentro, però, mi sentivo femmina veramente e questo era il motivo per cui la mia simulazione era pressoché perfetta. Un’altra ragione che mi faceva intuire di essere attratto dai maschi, avveniva negli spogliatoi della squadra amatoriale paesana nella quale, talvolta, ero invitato a giocare qualche partita. Ebbene quando a fine gara ci denudavamo per fare la doccia, sebbene mi sforzassi di non guardare, non potevo fare a meno di sbirciare il triangolo inguinale di pelo dei compagni e il pene che sporgeva da esso, a volte completamente floscio, altre semieretto. Persino il mio in quelle circostanze, tendeva ad aumentare di volume senza per altro che gli altri ci facessero caso perché capitava a molti. A parte questi indizi c’erano altri motivi che mi facevano ritenere di là da ogni dubbio, che mi piacessero gli uomini: molte volte mi sono masturbato pensando di essere sodomizzato da un maschio o di prendergli in bocca il cazzo. Poi venne la svolta quando mi trasferii in una grande città per motivi di lavoro. Fu così che cominciai a incontrare Jimmy un uomo sulla trentina, dalla corporatura possente che rapportandolo alla mia statura, giudicai fosse alto almeno un metro e novanta. Aveva i capelli scuri e gli occhi di colore marrone. Portava una barba corta e ben curata. Le labbra carnose conferivano ai lineamenti del suo volto un’espressione sensuale e aggraziata insieme, che il tocco virile della barba e la ...
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