Voglio sentirlo tutto in culo
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: cristomarilena, Fonte: EroticiRacconti
... che profumavano di colonia. Divenni ardito. Volli sentire la sua peluria strusciarmi sulle labbra, sulla lingua. Avvertivo il suo torace sollevarsi e abbassarsi al ritmo del respiro, il suo cuore battere regolare e potente. Gli presi i capezzoli tra l’indice e il medio, li strinsi entrambi, dapprima leggermente, quindi con maggiore vigore. Jimmy sussultò, mi bisbigliò un complimento, mi chiese di seguitare a stringerglieli senza timore che sentisse dolore. Ubbidii, emise un gemito di piacere, poi un altro e un altro ancora. - Giusy - mi disse col respiro alterato - sei bravo, bravissimo, seguita cos… ahhh, sì così! Ora prendili tra i denti e mordili. - Lo feci badando di addentarli con una stretta non troppo energica. -Mordi più forte - mi spronò Jimmy. I miei incisivi morsero con maggiore pressione le piccole protuberanze carnose. Lo sentii mugolare di piacere. Avevo sempre pensato che fossero sensibili soltanto i capezzoli delle donne, invece… Seguitai a mordicchiargli i capezzoli, strizzarglieli e torcerglieli fin a che non divennero insensibili. - Adesso, Giusy, inginocchiati - mi disse - perché voglio sentire la tua lingua sulla cappella, sui peli, sui coglioni. - Mi abbassai lentamente facendo scorrere la lingua sulla sua peluria folta del torace, poi giù verso lo stomaco e più giù sotto l’ombelico. Adesso ero inginocchiato di fronte al suo cazzo che svettava verso il soffitto, teso e duro come il braccio di un attaccapanni. Non sapevo quale punto scegliere per ...
... iniziare a leccarlo. - Avvolgilo con la mano sinistra e succhiami i coglioni - mi spronò Jimmy. Iniziai a dare bacetti su quei testicoli maestosi, odorosi di maschio. Con la destra strinsi un testicolo fino a farlo sporgere dallo scroto. Incominciavo a essere padrone delle mie azioni. Premetti delicatamente lo scroto, feci sporgere un testicolo e lo presi in bocca. Me la riempiva tutta. Scoprii quanto fosse mentalmente appagante avere la bocca piena di un testicolo sodo e rotondo. Lasciai il testicolo, lustro di saliva, e presi in bocca l’altro ma non prima di averlo leccato sollevando gli occhi per leggere nel volto di quel gigante nudo quanta goduria gli procurassi. Scoprivo in pieno la mia natura gay con voluttà di esserlo e quanto mi affascinasse il corpo maschile. Jimmy seguitava a emettere gridolini femminei che contraddicevano la sua possanza. Mi accorgevo quanto misteriose fossero le pulsioni sessuali: somigliavano a un arcobaleno formato da infinite tonalità di colori diversi. La mia testa era un mare nel quale navigava il piacere cagionato dal gusto che procuravo a Jimmy, un piacere che nutriva se stesso e allo stesso tempo affamava la mente di ricerca della voluttà. E i gemiti languidi, i gridolini mozzi che Jimmy emetteva erano, come colpi di frustino col quale il fantino batteva il cavallo per invogliarlo a galoppare. Ed io galoppavo. Lasciai i testicoli e presi a leccare la verga, su e giù, come per assaporarne ogni centimetro che mi separava dal glande. Poi venne ...