Voglio sentirlo tutto in culo
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: cristomarilena, Fonte: EroticiRacconti
... intestini, fino a che non sentii i testicoli sbattermi sulla parte superiore delle cosce. Quel randello di carne, lungo ventidue centimetri, mi era entrato in corpo e mi dava un senso d’incantevole pienezza. Finalmente provavo quanto fosse fantastico, essere inculato. Jimmy rimase fermo, dentro di me, come volesse farmi riprendere dal dolore iniziale, poi iniziò a muoversi avanti e indietro, dapprima lentamente, poi con maggiore rapidità. Fuori il rimbombo di un altro tuono sembrò rotolare sui tetti delle case. Accertai che corrispondeva al vero quel che avevo letto in internet, cioè che la prostata maschile, sollecitata da un cazzo, che premeva sulle pareti del retto, provocava una deliziosa sensazione. Questo era il motivo per cui i maschi rispetto alle femmine godevano un piacere particolare a essere sodomizzati. Presi a mormorargli: - Ancora, ancora! - Poi frasi che mai avrei immaginato di pronunciare ad alta voce: - Più su, più su, Jimmy, rompimi il culo, sfondami! - Lui reagì pompando ancora più rapidamente. Faceva entrare e uscire il suo cazzo dal mio retto con stantuffate che mi toglievano il fiato. Sembrava che il mio ventre si fosse trasformato in un antro senza fondo. - Il tuo cazzo Jimmy, è meravigl…. sìììì, è bello, sublime. Ancora, ancora! Non fermarti! - Mugolavo dal piacere che ormai sovrastava la dolenza. Il randello di Jimmy mi trivellava gli intestini come fosse un martello pneumatico. - Sto sognando Jimmy! - - Non stai sognando, Giusy - rispose lui ...
... imprimendo al suo cazzo un affondo che mi strappò un prolungato mugolio. - Ti faccio quel che hai sempre sognato e quello che ti sta trapanando è un cazzo vero - ringhiò stringendomi ancor di più i fianchi e dirigere per linea diretta un altro poderoso affondo - non le solite zucchine e cetrioli larghi tre centimetri che avrai certamente usato per surrogare un uccello vero. Ammettilo che ci hai provato! - - Sì, ci ho provato - ammisi affannosamente. - Pure con le banane? - - Specie quelle - confessai in un ansito di eccitazione. - Ecco perché ti ho penetrato con minore difficoltà di quel che pensassi - disse Jimmy, rigirandomi lentamente il suo uccello nelle profondità del corpo. - Pensavo occorressero più sedute per riuscirci invece avevi iniziato a sverginarti in solitario. - Adesso, Giusy - aggiunse - che hai scoperchiato gli istinti della tua vera natura, diverrai una troia, una vacca da monta, sempre pronto a farti inculare da me e da altri: un pompinaro mai sazio di sperma. - Il futuro che mi prospettava Jimmy m’infiammava la mente di desideri lussuriosi. Sentii che me lo estraeva completamente dal culo. Avevo la sensazione che il mio sfintere fosse rimasto dilatato. Osservavo le piastrelle del pavimento in attesa che Jimmy si cimentasse in un altro poderoso affondo. Infatti, avvenne in concomitanza con un lampo seguito dallo schianto secco di un tuono. Emisi un altro prolungato gemito di goduria, poi avvertii i suoi respiri farsi affannosi, le sue stantuffate divenire rapide ...