1. Voglio sentirlo tutto in culo


    Data: 18/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: cristomarilena, Fonte: EroticiRacconti

    ... le braccia, mi adagiai sul corpo lucido di sudore di Fergus. Il suo cazzo lo sentivo ancora ben piantato nei miei intestini come non avesse minimamente risentito del periodo refrattario. Mi sorrise, mi accarezzò il viso e la schiena, pose le mani ancora una volta sui miei glutei affinché la sua mazza stesse ancora nel mio retto. Avevo perduto la nozione del tempo e non so quanto rimanemmo in quella posizione. Forse dieci minuti, forse più? Poi le grandi mani di Jimmy mi sollevarono per prendermi in braccio e mi sostennero per le natiche. Intesi che la scorribanda anale non era finita, e capii anche in quale posizione volesse tornare a incularmi. Gli posi le braccia attorno al collo e il suo uccello non ci mise molto a imboccare la strada giusta per penetrare in uno sfintere già predisposto ad accoglierlo e ben lubrificato dallo sperma di Fergus che incominciava a colarmi dal retto. In un istante mi fu tutto dentro, grosso, duro e prepotente. Sicuramente Jimmy adesso mi paragonava a una ranocchietta abbarbicata al tronco di un albero. Iniziò a sollevarmi e abbassarmi con un movimento sempre più rapido e con una facilità che sembrava sollevasse un passero. Il mio viso andava su e giù. Vedevo il suo volto teso nello spasimo che precedeva il godimento fisico. Era troppo tempo che rimandava e il desiderio di raggiungere l’orgasmo gli allagava la mente. Fece una smorfia per resistere ancora qualche istante, aumentò il ritmo delle stantuffate, la sua bocca si aprì per fare uscire il ...
    ... mugolio che presentiva il godimento fisico. Il suo viso si contorse in uno spasmo di piacere tanto intenso da somigliare a una sorta d’insopportabile sofferenza. Ero sballottato su e giù come un fuscello al vento di una tempesta. Anche il mio pene, che strofinava contro il corpo di Jimmy, m’inviava segnali eiaculatori. Avvertivo l’orgasmo avvicinarsi irruento come un fiume in piena. Finalmente, con il pene di quel gigante che mi saturava l’addome, stavo per sublimare i miei desideri inconsci repressi. Uno schianto secco di tuono presagiva che anche le cateratte del cielo stavano per aprirsi. - Vengo, Giusy, vengo! Sto per sborrarti in culo! - Sì, riempimelo tutto, Jimmy! - Mugolammo all’unisono, i nostri volti s’incorniciarono di voluttà, poi lui si lasciò finalmente andare e il suo fu un grido roco, strozzato, senza interruzioni, durato una decina di secondi, seguito in coda dai miei gemiti che uscivano da una bocca contratta in uno spasimo di godimento. Avvertii gli schizzi del mio sperma bagnargli la pancia: uno, due, tre, quattro, cinque copiosi schizzi, poi altri meno intensi. Mai i miei genitali ne avevano prodotto tanto. Fuori la pioggia scrosciava sui tetti. Il mio rammarico? Non avere percepito i fiotti dello sperma di Jimmy inondarmi il ventre, proprio com’era accaduto con Fergus, talmente avevo lo sfintere bruciante. Rimanemmo abbracciati stretti, accarezzandoci l’un l’altro, il respiro che tornava regolare, il cazzo di Jimmy rimasto ancora duro nelle mie viscere. ...
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