1. Pensieri, parole, immagini


    Data: 18/04/2021, Categorie: Etero Autore: aspassoconme, Fonte: Annunci69

    ... te i cazzi non sono tutti buoni…e invece ste fighe sbattute in faccia, francamente lo disgustavano.
    
    Lo stesso atteggiamento anti seducente, lo notava riposto nelle parole, la ragazza voleva essere conquistata cerebralmente oltre che visivamente, le due cose combinate facevano il candidato ideale per trombare.
    
    Adesso vi era un “zitto e scopa”, “poche chiacchiere e metti il cazzo dentro”.
    
    In un tempo non troppo lontano Enrico aveva il gusto della parola sporca “ puttana, cagna, sei la mia raccogli sperma, ti piace farti leccare, prendi sto cazzo dentro, maiala”. Aveva smesso da un pezzo, sentendo le varie “antiseduzione” dire “ti faccio un pompino, leccami, schizzami in bocca che ingoio”, tutte parole rustiche assolutamente adatte alla mente maschile , inadeguate alla raffinatezza femminile.
    
    Perché al di là della cultura, estrazione sociale, qualità di vita, una donna che non abbia raffinatezza, “non serve nemmeno per il cazzo”. Questo intimamente pensava Enrico. Questo mondo, nonostante fosse un uomo nel pieno della vita, 40 anni, non lo riguardava più.
    
    Lui una ragazza la conquistava con le parole, con la mente, pungolando anche l’ intelligenza della partner, facendola sentire più donna che mai e non come una cagna che andando in calore si accoppia con qualsiasi cane la possa ingroppare.
    
    Le parole, quelle dovevano inumidire la figa, quelle facevano diventare il cazzo turgido, quelle erano l’ ultimo ma anche il primo appello, se valesse la pena di ...
    ... scopare.
    
    Non potendo cambiare il mondo e non volendo cambiare lui, scrisse di tre ragazze, le tre donne perfette, diede una singola immagine di ciascuna di loro:
    
    Smeralda aveva i capelli rossi, lunghi e mossi, un rosso talmente acceso che il sole li faceva brillare, le sopracciglia facevano da cornice a quegli occhi azzurro cielo, il naso era dritto, seguito da delle labbra appena sporgenti a tratti disponibili al sorriso, tutto il volto cosparso da tenui lentiggini, il collo slanciato, i seni rotondi di media grandezza con i capezzoli rosa chiarissimi, una pancia piatta e un rettangolino di peli rossi che evidenziava le cosce dalla pelle bianchissima, le caviglie erano solide e mani e piedi erano affusolati. Le dita delle mani si muovevano con estrema sensualità ed erano messe in risalto da un solitario. Da notare che fosse l’ anello a mettere in risalto le mani e non viceversa.
    
    Aveva un carattere pacato, quasi austero, inebriante per l’ indifferenza che metteva in gran parte delle cose quotidiane; giornalaio,panettiere, fruttivendolo e commesso di negozio, si mettevano sul ciglio della porta a seguire quella figura, a guardare quelle natiche che ritmicamente salivano e scendevano, lei sapeva di essere guardata fino a dove l’ occhio fosse arrivato, non accentuava nessun movimento, era proprio indifferente agli occhi di chi non aveva le potenzialità per avvicinarla.
    
    In famiglia, con gli amici e con i diversi amanti, accuratamente selezionati, era avvolgente, fin da piccola ...