1. Il fidanzato di mia sorella 2


    Data: 27/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987

    Cosa e’ successo a Giulio dopo aver incontrato per la prima volta, ed essersi innamorato, del suo futuro cognato
    
    CAPITOLO 2
    
    Il giorno dopo aver conosciuto Pedro, vado all’ Università, supero il mio esame e decido di festeggiare insieme ad un gruppo di amici. All’uscita dall’ Uni, vedo il suo furgone parcheggiato e Pedro che scende.
    
    “Mamma mia, chi e’ quel fusto?”, domanda un mio amico
    
    “E’ mio cognato Pedro”
    
    “Ammazza, solo a vederlo sono venuto”
    
    “Smettetela, siete dei maiali”, grida una mia amica
    
    “Non dirmi che a te non piace. Mi farei dare una ripassatina”, gli risponde ancora il mio amico
    
    “Vado a vedere cosa vuole. Voi aspettatemi”
    
    Così mi allontano dai miei amici e mi avvicino a Pedro. Indossa ancora la tuta da lavoro e ha della pittura sulle braccia e sulla faccia.
    
    “Ciao, che ci fai qui?”, gli chiedo
    
    “Sono venuto a prenderti. Andiamo a mangiare qualcosa”
    
    “Veramente devo andare a festeggiare con i miei amici. Ho superato l’ esame”
    
    “Fantastico. Ma allora puoi festeggiare anche con me”
    
    Sono indeciso. Da un lato vedo i miei amici e da un lato Pedro, il mio amore. Voglio uscire con i miei amici e anche se nella mia comitiva c’e’ un altro ragazzo gay, lui non mi attira, non quanto mi attira Pedro.
    
    “Ok”, gli rispondo “però devo dirglielo”
    
    “Ti aspetto”
    
    Mi avvicino ai miei amici e dico loro che sarei andato a festeggiare con Pedro.
    
    “D’ accordo, ma dopo ci dirai di che colore ha le mutande”, dice la mia amica ridendo insieme al ...
    ... mio amico gay.
    
    Io penso subito che Pedro non indossa mutande ma boxer, sorrido, mi avvicino a Pedro e salgo sul suo furgone. Mi dice che sarebbe passato un attimo da casa sua a cambiarsi e che poi saremmo andati a festeggiare. Poi mi chiede una cosa che fa raffreddare i miei bollori.
    
    “Senti...c’ho pensato su e non mi va di chiedere una cosa del genere al mio datore di lavoro”
    
    “Hai bisogno di soldi? Io non lavoro”, gli dico
    
    “No scemo.
    
    Voglio solo che tu mi faccia da testimone al matrimonio”, come già detto, sbianco.
    
    “Sei una persona importante per Claudia e tra poco lo diventerai anche per me. Non dovrai fare altro che starmi sempre vicino durante la cerimonia”, e così dicendo mi fa l’occhiolino.
    
    Io accetto sorridendo forzatamente e lui mi poggia una mano sul ginocchio sinistro e mi ringrazia guardandomi in faccia per la prima volta durante tutto il tragitto. Ha delle macchie di pittura sui capelli che gli coprono gli occhi e io immagino subito di avere i miei capelli sporchi della sua sborra. Scatta in me un’ altra erezione, così allontano il mio ginocchio in modo che non mi tocchi più e copro le mie parti intime con lo zaino. Arrivati a casa, scendiamo dal furgone. Vive in un vecchio stabile e il suo appartamento non e’ dei migliori. Comunque mi eccita stare lì. La sua casa mi da una sensazione di selvaggio, di animalesco che spero abbia contaminato anche il proprietario. Mi dice di mettermi comodo perché si sarebbe dato una rinfrescata e saremmo andati ...
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