La mia educazione
Data: 21/04/2021,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... era sempre assente per badare al negozio e la sera, quando potevano stare insieme, c�era sempre qualcosa da fare che impediva di mettersi a sedere e parlare.Difatti Nino era stato cresciuto dalla nonna materna e dalla zia Rosalia, vedova del fratello di sua madre che era rimasta con loro; marginalmente anche dall�altra zia, Maria, moglie di un altro fratello della madre, che però era più impegnata a litigare col marito che a badare al nipote.Il suo problema principale era il sesso. A parte alcune piccole tresche con le compagne di scuola in città, che nel paese dove abitava le ragazze erano quasi inavvicinabili, essa era principalmente basata su internet. Lunghe e interminabili seghe su un qualche sito porno.Questo fino a quando, due mesi prima, sua zia Rosalia non l�aveva sorpreso.La vergogna di essersi fatto scoprire l�aveva immobilizzato sulla sedia davanti al PC, la mano ancora stretta sull�uccello teso.La zia, entrando di fretta, era rimasta a bocca aperta vedendo suo nipote in quella situazione. Lo sguardo fisso all�uccello del giovane, ammirandone la rigidezza e le dimensioni. Si era sentita illanguidire ripensando a suo marito scomparso, alle loro notti infuocate. Era rimasta sola troppo giovane, e questo l�aveva fatta cedere alle profferte di due uomini del paese, piccoli palliativi alle sue voglie, mal soddisfatte dai due abbastanza avanti con gli anni. La giovinezza, l�energia del nipote l�avevano colpita nell�intimo e aveva guardato l�uccello teso sentendosi ...
... l�acquolina in bocca��.e non solo.Si era avvicinata al ragazzo senza smettere di fissargli il ventre, e lui era rimasto immobile, rosso come un peperone, volendo scomparire ma senza sapere come.- Povero caro, non sai come sfogarti e ricorri a quelle donnacce del computer? Ma c�è qui la zia per te �Le parole le erano uscite da sole dalla bocca e già la sua mano aveva sostituito quella di Nino, stringendo la carne dura e calda del pene, iniziando a scivolare su e giù, presa da quell�arnese che le pareva magnifico, gigantesco��. Irresistibile.Nino, dal canto suo, non sapeva cosa fare, e già il piacere che la mano di Rosalia gli donava si stava impadronendo di lui. Nulla a che vedere con la propria mano, neanche con quelle inesperte delle rare amiche di scuola, amorini frettolosi mai approfonditi. Nemmeno guardava più il filmato porno sullo schermo, concentrato sulle sensazioni che la mano della zia, sempre più veloce, gli dava; sulle tette che, vicinissime al suo volto, sporgevano dall�abito di casa della donna. Quante seghe aveva dedicato a quelle tette? Non ricordava e improvvisamente una sensazione di calore fortissimo lo avvolse, concentrandosi sul basso ventre, sull�uccello da cui stavano sgorgando fiotti densi e cremosi di seme lordando la scrivania e la tastiera. Nino poteva solo gemere, ora appoggiato a quelle tette, perso in un mondo che nemmeno immaginava esistesse.- Povero caro, ma quanta ne avevi? Ora pulisci tutto da bravo �Con queste parole Rosalia lo lasciò, ...