La mia educazione
Data: 21/04/2021,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... portando con sé le gote arrossate, la mano sporca di sperma che, appena uscita dalla stanza, non poté non odorare intensamente, saettando la lingua a raccogliere parte della crema viscosa, assaporandola e ricordando il passato. Appena in camera era stata costretta a masturbarsi, rivedendo nella mente l�uccello del nipote, sentendone l�odore addosso. Solo dopo, ottenuto un orgasmo appena soddisfacente, era comparso il rimorso, la paura di quel che aveva fatto�.. e la voglia di farlo ancora.Così era nata una storia tra zia e nipote, difficile da gestire per la presenza costante della madre e della cognata, eppure appagante nei momenti in cui riuscivano a stare tranquillamente da soli.Rosalia aveva insegnato a Nino a toccarla ma non aveva osato andare oltre limitandosi a masturbazioni reciproche. Solo in due occasioni aveva ceduto alla voglia di imboccare la verga eretta, di sentirsi riempire la bocca, si farsi scorrere il seme nella gola, e ogni volta per Nino era stato il paradiso in terra. Lui le chiedeva sempre quella pratica ma lei, dibattuta tra rimorso e voglia, cercava di trattenerlo e trattenersi. Dopo la prima aveva ceduto solo una volta.Si erano anche fatti più arditi, prendendo l�abitudine, la sera davanti alla TV, di toccarsi a vicenda incuranti della presenza delle altre, nascosti a malapena da una coperta leggera e dal buio della stanza. Convinti di non essere visti e invece, come abbiamo già detto, erano stati scoperti dalla madre di lui, ma ancora non lo ...
... sapevano.Lo scoprirono presto perché Carmela, la madre di lui, pensò bene di affrontarli avuta la certezza di cosa accadeva sotto quella coperta.Accadde una sera in cui, messa a letto l�anziana madre al piano di sopra, approfittando dell�assenza dell�altra zia uscita per un qualche motivo, prese il coraggio a due mani e, atteso il momento propizio, si alzò di scatto dalla sua poltrona e, afferrata la coperta, la tirò con forza scoprendo le due mani indaffarate sui rispettivi sessi.Rimasero sorpresi tutti e tre: i due colti sul fatto ma anche lei, che per la prima volta vide l�uccello del figlio da quando, piccolo, gli faceva il bagno.Anche Carmela soffriva: il marito sempre assente quando tornava si sfogava su di lei lasciandola spesso insoddisfatta. Ottenuto il suo piacere si girava dall�altra parte e si addormentava subito. Lei qualche volta faceva da sola, molte di più piangeva frustrata fino a che il sonno consolatore non la coglieva.Adesso aveva di fronte un uccello di tutto riguardo, lungo e dalla testa possente, stretto nella mano di Rosalia che ne lasciava scoperta la metà. Carmela sentì un calore al ventre guardandolo ma riprese forza e inveì contro i due, specialmente Rosalia.- Brutti sporcaccioni, mi fate schifo, fare queste cose così davanti a tutti. Specialmente tu Rosalia, brutta zoccola, vai a farti montare da Turi (il barbiere ndr) invece di sfogare le tue luride voglie su mio figlio. �Nino, impaurito, taceva vedendo la madre sbraitare come un�ossessa. Rosalia invece ...