1. I momenti di gioia (seconda parte)


    Data: 28/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... ancora intriso; poi lo introdusse tra le labbra e cominciò a succhiarlo. Spinse il volto in avanti ed il fallo le penetrò fin in fondo, nella gola: aveva le labbra a contatto con il mio pube.
    
    Non resistetti a lungo, perché lo sperma sgorgò come da una pompa tre volte, in tre getti copiosi e bollenti.
    
    Vidi mia moglie che stringeva le cosce per trattenere, senza riuscirci, un nuovo prepotente orgasmo e, mentre deglutiva l'ultimo violento schizzo, godette ancora una volta come una pazza.
    
    Passò del tempo. Non tornammo più sull'argomento sogno, che quella mattina me l'aveva resa lussuriosa come una baccante.
    
    Un pomeriggio, verso le 18,00, ritornai a casa dal lavoro e, stranamente, Loredana non c'era; guardai in giro per cercare se avesse lasciato un qualche messaggio, ma niente; anche la cucina non mostrava segni della sua presenza.
    
    "Cosa e dove avremmo cenato?" mi stavo chiedendo, quando sentii la chiave armeggiare nella toppa.
    
    Era lei, ansiosa, quasi in affanno, mi corse incontro, mi baciò e, prendendomi per mano, disse:
    
    "Scusa, amore, vieni con me di là... in camera" e lì, senza aggiungere altro, si spogliò nuda. Nel togliersi gli slip, notai che tra le labbra del sesso, come tampone, aveva della carta igienica arrotolata; la tolse, si distese sul letto e disse:
    
    "Ecco, tesoro, leccami! Spero ci sia ancora ciò che un altro uomo vi ha riversato, riempendomela".
    
    Ero inebetito, frastornato, ma terribilmente eccitato da quella situazione; non mi sentivo di ...
    ... rifiutare quello che mia moglie mi chiedeva, perché sapevo quanto piaceva a lei e lei sapeva quanto piacesse a me. Perciò mi fiondai sul quel sesso offerto e vi affondai la lingua, succhiando i suoi petali ancora gonfi per l'eccitazione, il clitoride tutto proteso a cercare sollievo alla tensione erotica cui era stato sottoposto e, aspirando dalla cavità vaginale, trovai ancora il cocktail di umori di cui io e lei andavamo ghiotti.
    
    "C'è... è vero?... Sono riuscita a conservarlo?... Baciami, affinché possa assaporarlo anch'io... condividilo con me".
    
    Mi portai sulla sua bocca e mentre limonavamo fu colta dai fremiti dell'orgasmo.
    
    Mi spogliai a mia volta, perché stavo scoppiando dall'eccitazione e subito tornai con la bocca sul suo nido d'amore, ove colsi quant'altro ancora potesse essere stato espulso.
    
    Poi lei, come suo solito, si distese su di me, supino, e, facendo scorrere molto lentamente il fallo fra le labbra della sua fica, cominciò a raccontare:
    
    "Amore, oggi pomeriggio, ho avuto come un presentimento; avvertivo quasi che qualcuno avesse bisogno di me. Cosicché mi sono preparata e sono uscita.
    
    Volevo distrarmi un po', bighellonare per negozi fino all'ora del tuo rientro.
    
    Ad un certo punto mi sono sentita osservata; non volevo voltarmi, perché così avrei fatto capire di essermene accorta, ma, nello stesso tempo, volevo verificare che la mia non fosse una banale impressione, così come dovevo trovare il modo di soddisfare la mia curiosità, individuando ...