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Si può fare 3
Data: 22/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: OnlyM
La domanda è in effetti, assolutamente legittima. Perché sei ancora li dopo quattro anni? perché non te ne sei andata alla prima occasione lasciando quel porco bastardo del tuo capo alle sue perversioni malate? Purtroppo, la risposta è drammaticamente semplice. Perché non ho voluto. Ci ho provato, nei primi mesi, a trovare un altro lavoro ma una segretaria quasi quarantenne non è richiestissima dal mercato. Le poche offerte erano ridicole per trattamento, condizioni e stipendio. Poi, dopo una decina di mesi, saltò fuori l'occasione che cercavo: stesso inquadramento e stipendio quasi uguale. Qualche benefit in meno perché l'azienda era più piccola, ma almeno il capo era una donna e questo eliminava in radice il rischio di dover svolgere "prestazioni aggiuntive". Tornai in ufficio (l'incontro era avvenuto durante la pausa pranzo) decisa ad accettare. Avrei avuto l'intero pomeriggio a disposizione per preparare una lettera di dimissioni con i fiocchi perché il mio capo, era via da due giorni e sarebbe ritornato in ufficio solo l'indomani. Verso le 16.00 non avevo ancora scritto nulla, persa com'ero nel ripercorrere i mesi di soprusi sessuali subiti: avevo fatto cose che non avrei mai pensato, in modi e luoghi che nemmeno immaginavo. La porta si aprì ed entrò il mio capo, con il vestito sgualcito dalle ore di aereo e la faccia stravolta. I clienti avevano chiesto una video conferenza per trattare dei punti rimasti aperti e lui voleva farla al più presto. Mandai le email e fissai ...
... l'orario.... ....e un paio di minuti dopo averlo fatto ero accucciata tra le gambe spalancate del mio capo a succhiargli l'uccello, mentre lui si rilassava svaccato sul salottino della sua stanza. Ammetto che ci misi molto impegno e dedizione dedicandomi prima a leccargli su e giù l'asta e poi l'intera cappella finché non l'ebbi tirata a lucido. Poi con movimenti regolari e lenti e affondi sempre più lunghi, lo misi in bocca e mi misi a pomparlo. Il cazzo scivolava tra le mie labbra umide e sulla mia lingua fino alle tonsille. La punta del naso si infilava con regolarità tra i peli pubici respirandone l'odore di maschio, mentre con una mano massaggiavo il sacco delle palle. E' l'ultima volta, Susy. Falla bene. Lasciagli un bel ricordo. Goditela. Pensieri strani vero? Lì per lì non me ne accorsi. La mano mollemente appoggiata sulla mia testa seguiva i miei movimenti. "Sei veramente una dea...sei un sogno che si avvera tutte le volte...mmm". Erano quasi dei sospiri. Ma io li sentii benissimo. E mi fecero piacere. Si. Lo ammetto. Mi impegnai ancora di più per prolungare al massimo il suo piacere. "Sschhlupp...tra dieci minuti..mnnnggg...inizia la conference...mmllnn.." La testa reclinata si alzò e lui aprì gli occhi incrociando i miei. Seminascosta dal cazzo lucido di saliva e con la lingua appoggiata all'asta, lo guardai come una mignotta "...dai...sborrami in bocca..." - gli sussurrai dicendo scomparire l'uccello dentro la mia gola. Aumentai il ritmo e in pochi secondi la vena ...