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Il ricercatore universitario in Italia
Data: 24/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Nuova cronaca italiana
Il sole sorgeva alto in cielo e una nuova radiosa giornata cominciava per il giovane porco bastardo che è il protagonista della nostra storia. Era un vero figlio di puttana: meridionale, ricercatore universitario in un grande ateneo del nord, capelli neri e unti, meno di trent'anni, veterano dell'erasmus e comunista da salotto, la cosa che più amava al mondo era vedere la sofferenza negli occhi di chi era meno fortunato di lui. «Io non sono fortunato. Tutto ciò che ho me lo sono guadagnato. E sapete come?» avrebbe risposto questo pendaglio da forca se glielo avesse chiesto qualcuno, «Ho leccato il cazzo dei professori e ho preso la tessera del partito “comunista”». In effetti era così che si guadagnava da vivere, suo padre era un grosso latifondista terrone, evasore fiscale, imparentato con la mafia, lui invece un promettente ricercatore universitario. Il ricercatore meridionale aprì una finestra del suo sontuoso appartamento, si avvicinò al suo giradischi da 30000 euro e posò la puntina sopra il suo vinile preferito: partì l'inno dell'internazionale comunista a tutto volume. Si affacciò alla finestra e vide una colonna di operai che andava a lavorare, mise mano al suo cestino di uova marce messe ad invecchiare per l'occasione, «Infami bastardi, vi piace votare a destra eh?» gridò il ricercatore universitario e subito dopo un onesto padre di famiglia fu colpito da un uovo marcio. «Sacchi di merda! Non vi vergognate di parlare italiano anziché inglese? Non vi vergognate di ...
... essere poveri? Bisognerebbe ammazzarvi tutti a voi poveri, voi siete il fascismo!», questa volta ad essere colpito dal ricercatore fu un anziano operaio, ma non con un uovo, ora si trattava di un pezzo di mattone. «Il mio bisnonno stava con Garibaldi bastardi destroidi, ha ucciso nella speranza di togliere di mezzo gli insetti come voi. Io finirò il lavoro!» Che dire? Il ragazzo aveva la stoffa del professore, ma gli sarebbe servito ancora qualche anno di allenamento per diventare un vero flagello del genere umano. Il meridionale rifletteva su tutto ciò e sorrideva, mentre si vestiva davanti allo specchio e pettinava la sua barba da intellettuale di sinistra. «Buongiorno badrone!» era la sua fidanzata che gli parlava, la sua pelle era violacea a causa delle percosse ricevute la sera precedente e il giovane ricercatore le aveva ordinato di fingersi negra quando era ridotta in quello stato. «Buongiorno cagna, ho concluso i miei studi per il mio nuovo articolo da sottoporre alla “revisione paritaria”.» proclamò il ricercatore, ma in realtà la revisione di un articolo nelle università italiane si risolve con l'osservazione dell'albero genealogico e del curriculum politico di chi lo ha scritto. «Gome si indidola l'ardigolo badrone?» «Si intitola: “Sulla necessità di scatenare nuove guerre in Africa, di distruggere il duomo di Milano e di sostituirlo con una grande statua di Emma Bonino”» «Tu sei solo un pazzo bastardo!» piagnucolò la sua fidanzata recuperando un po' di dignità. «Mi ...