Kidnapped - parte 2
Data: 24/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: foxtied, Fonte: Annunci69
... armeggiando con una cassa abbastanza grande e con altre cose sul tavolo.
Finita la doccia mi asciugo come possibile, essendo comunque legato, con il telo che era appeso ad un gancio, esco dal bagno e mi fanno sedere sul letto: mi bloccano i polsi dietro la schiena e, guardando verso la cassa che avevo intravisto dal bagno, noto che sembra attrezzata al mio contenimento, avendo blocchi per i piedi, le ginocchia, le braccia, i polsi e il collo, nonché aggeggi strani fissati sulla base e sul coperchio, poi mi sento premere un panno umido sul naso e la bocca e, mentre mi tengono fermo, lentamente perdo i sensi... l’ultima cosa che vedo è uno dei due con una siringa in mano, ma non faccio in tempo a capire a cosa serva, diventa tutto nero e svengo.
Devo essermi svegliato molte ore dopo e infatti, riprendendo i sensi, la prima cosa che avverto è il movimento... mi rendo poi lentamente conto di essere al buio, con gli occhi bendati, completamente bloccato da fasce di cuoio che mi stringono i polsi lungo i fianchi, fissati alla cassa, stessa cosa per i gomiti, il collo e il busto, nonché gambe, ginocchia e piedi: sono completamente immobilizzato e, se non fosse abbastanza, sento qualcosa che mi penetra il retto, a fondo, e anche quello, che dovrebbe essere un fallo di gomma, è ancorato alla cassa. Ho qualcosa in bocca, infilato molto profondamente, grosso, che mi obbliga a tenere la bocca quasi aperta e tappata al contempo, senza possibilità di muovermi, visto che anche ...
... quello sembra fissato, forse al coperchio della cassa stessa. Sento qualcosa anche intorno allo scroto e al pene, forse due anelli, molto stretti, che avrebbero dovuto agire sul pene al mio risveglio, e infatti mi provocano un’erezione notevole. Sicuramente mi stanno portando dalla persona che mi ha “comprato” per usarmi a suo piacimento.
Il viaggio dura ancora molto tempo, la posizione in cui sono immobilizzato e soprattutto il modo, mi fa pensare che questo tipo di “trasporti” sia ben organizzato ed usuale.
Non ho idea di quanto tempo sia passato da quando mi hanno addormentato con il cloroformio, ma finalmente ci fermiamo. Sento alcuni rumori molto attutiti, la cassa è insonorizzata e ricoperta di raso che posso riconoscere al tatto: se non l’avessi vista prima che mi ci bloccassero dentro, potrebbe dare l’impressione di una vera e propria bara.
Sento muovere la cassa, probabilmente mi stanno scaricando: “Tutto ok con il contenuto?” sento domandare... “Certo... lo abbiamo sedato pesantemente dopo averlo addormentato con il cloroformio, quanto basta per passare il confine senza problemi... ora sarà sveglio ma è ben immobilizzato, imbavagliato e bendato” – “Nudo?” – “Come da accordi, e con culo e bocca ben pieni” – “Bene... portate dentro la cassa, poi potete andare” – “Non vuole controllare?” – “Mi fido, non credo sia vostro interesse darmi una fregatura, no?” – “Certo che no”.
La cassa viene sollevata e trasportata come da richiesta, poi posata in terra e a questo ...