1. Kinbaku (il bacio delle corde sulla pelle)


    Data: 27/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82

    Per un istante la stanza mi sembrò quasi girare intorno a me.
    
    Forse era l'effetto caleidoscopico delle mille luci della Tokio notturna o qualcosa che mi avevano dato da bere prima di incominciare la seduta.
    
    Sentivo la canapa iniziare a mordermi la pelle, anche se la precisione della legatura mi consentiva di mantenere un equilibrio precario ma stabile anche se ero sospesa a circa un metro dal suolo.
    
    Avevo sentito Max danzarmi intorno con le corde tra le dita come fosse fatto di vento caldo.
    
    La studiata lentezza con cui mi aveva imprigionato i polsi in un "double column tie" e me li aveva fatti passare sopra la testa per immobilizzarli tra le scapole era stato erotismo allo stato puro.
    
    Il nutrito pubblico che mi stava osservando a pochi passi da me aveva emesso un mugugno di approvazione quando le corde mi erano state fatte passare lungo le natiche e si erano infilate nei due anelli che mi decoravano le labbra, mentre la fica si stava già colpevolmente bagnando alla sola idea di quello che Max mi stava accadendo.
    
    Il tutto si era ricollegato alla legatura che imprigionava il mio busto e mi teneva sospesa a testa in giù.
    
    Avevo i seni liberi nel vuoto ed i capezzoli colpevolmente duri.
    
    Le gambe mi erano state preparate con un "futumomo" cioè una legatura che teneva la coscia immobilizzata contro il gluteo in una oscena imitazione della postura a "rana" che mi umiliava costringendomi ad esporre ano e fica in una posizione di completa ...
    ... accessibilità.
    
    I suoi occhi non mi avevano abbandonato per un solo istante mentre le mani lavoravano.
    
    Il ruolo del "Rigger" non era quello di un semplice legatore, ma anche quello di un complice ed una guida in un viaggio che univa corpo e mente in un susseguirsi di emozioni forti e dolcissime.
    
    Gesti decisi e delicati, suadenti note di una sinfonia che aveva cantellato le persone intorno a noi per regalarci attimi di incredibile intimità.
    
    Le corde rosse erano state scelte per far risaltare ancora di più la generosità delle mie curve.
    
    Un culo che immancabilmente avevo sentito accarezzare con lo sguardo mentre camminavo per strada ora era lì, sospeso con le corde che passando tra le natiche, le tenevano separate quel tanto che bastava perché l'ano fosse completamente esposto.
    
    "Kōmon kensa!"
    
    Capivo un po' di giapponese, la traduzione era "ispezione anale".
    
    Il maestro di cerimonia aveva chiesto ad un inserviente di mostrare a tutti gli ospiti che ero pulita e avrebbero potuto usarmi senza rischiare imbarazzanti incidenti.
    
    Vidi con la cosa dell'occhio un grosso bastone di legno laccato, di sicuro più grosso dei membri della maggior parte degli invitati.
    
    Non potevo parlare perché le corde che mi avevano immobilizzato i gomiti mi erano state fatte passare in bocca, lasciando libera solo la lingua in modo da poter leccare cazzi e buchi del culo ma senza che parlando potessi disturbare i nostri ospiti.
    
    Mi concentrai sugli occhi del mio Rigger, mentre i capelli neri ...
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