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Kinbaku (il bacio delle corde sulla pelle)
Data: 27/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82
... iniziavano a ricadermi sul viso donandomi quell'aria di rassegnata sottomissione che piaceva tanto ai cultori dello shibari tradizionale. "Humggg!" Era entrato senza complimenti. Un occidentale con un così bel culo nella sua ottica doveva essere "sfondata" a dovere e quindi il ragazzotto non aveva ritenuto necessario andarci piano. In realtà mi aveva fatto provare un dolore tremendo, che stavo provando ad ignorare concentrandomi sulle dita di Max che lentamente mi accarezzavano attraverso le corde. Subii quella umiliazione in silenzio, tenendo lo sguardo basso e sottolineando gli affondi più decisi con singhiozzi e lame ti che parevano compiacere quel branco di sadici schifosi Non potevo vedere i loro volti, che erano costantemente in ombra grazie ad un sapiente gioco di luci che esaltavano il mio corpo nudo. Il maestro di cerimonia si era compiaciuto della pulizia del mio intestino, pregustando già che tra tutte le parti del mio corpo avrebbe potuto vendermi il culo a un prezzo eccezionale. Dell'asta che si tenne dopo ho un ricordo confuso. Le dita del maestro di cerimonia che mi aprivano, giravano ed esponevano oscenamente mentre con enfasi vendeva la mia dignità come se fossi solo merce di lusso. Fica...bocca...culo... Immancabilmente il nome del vincitore era sempre lo stesso, Idetoshi Naro un potente esponente della Jakuza locale che non aveva problemi di denaro, ma che soprattutto aveva zittito con un semplice sguardo i ...
... rilanci degli altri concorrenti. Mi sentii precipitare, per un istante sentii solo il mio cuore che aveva iniziato a battere all'impazzata. Max mi aveva calata a pochi centimetri dai fianchi dell'uomo, che aveva lasciato cadere a terra il ricco kimono che indossava. Guardai i complessi tatuaggi che ricoprivano quasi interamente il suo corpo. Per essere un uomo sulla cinquantina era incredibilmente tonico e muscoloso. una delle cose che attirarono la mia attenzione furono le numerose cicatrici e un insolito piercing che svettava sul glande. "Apri!" Si rivolse a me in un italiano stentato, che però mi sorprende. Aprii la bocca per quanto la legatura mi consentisse e aspettai docilmente di ricevere il suo cazzo tra le labbra. Mi annullai completamente, docile e sottomessa mentre il mio sguardo cercava i suoi occhi severi, conscia che l'uomo di cui ero innamorata era lì a pochi centimetri da me e mi stava guardando. Iniziai a sentire la sua carne sulla lingua, il piercing aveva un sapore metallico e vagamente frizzante che mi distrasse per un istante da quella marea di occhi che mi fissavano. "Mmmmgh!" Mi ritrovai con il cazzo in gola, la corda mi schiacciava sul palato e iniziai a lottare per non dare di stomaco mentre una abbondante salivazione colava a terra dalla mia bocca. L'uomo ripeté quell'affondo osceno e deciso un altra mezza dozzina di volte compiacendosi dei miei colpi di tosse e della abbondante salivazione che la cosa mi ...