Una calda rivincita
Data: 26/04/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Lestat Arteus
... anni. C�era tanta di quella gente� indescrivibile. La musica era alta e insopportabile, ma via, avevo uno scopo ben preciso, e non potevo giocarmelo facendo lo schizzinoso.Chiamatemi falso e profittatore, ma voi che avreste fatto?Colei che ho sognata per tre lunghi anni di scuola, e che poi è sparita dalla mia vita, era lì che beveva al bancone con me, e solo per me. Eravamo discretamente lontani da casa, quindi molto improbabile trovare qualche conoscenza, oltre alla compagnia; compagnia che, chi a bere, chi a giocare a carambola, chi a ballare, si era ormai disfatta completamente. E Irene era lì con me, e non mi mollava un minuto. Ora passo a descriverla perché ormai non facevo più finta di niente, la osservavo con tanto d�occhi e facevo in modo che se n�accorgesse, osannando di quando in quando questo o quel particolare che di lei mi piaceva. Era elegante, ma piuttosto naive, Nel suo vestito nero a mezze maniche e che si dilungava fino a mezza coscia. Gambe agguantante da splendide calze di tulle scure, classiche, senza trame particolari, e due scarpette basse, nere, chiuse, molto british. Portava una collanina e qualche braccialetto non appariscente. Nessun anello. Io ero sull�elegante andante, come mio solito, e rigorosamente nero come da mia ormai atavica tradizione. Eravamo seduti su quelle sedie molto alte da bancone, sì che potessi avvicinarmi sfacciatamente a lei, poggiando il piede sul suo sgabello, portandoci a contatto forzato. Continuava a parlarmi ...
... animatamente e a ridere toccandomi e ritoccandomi le gambe, con fare molto naturale, e nessuno ci vedeva nulla di male (ma poi, di male, che cosa mai stavamo andando a fare?!).I tempi passati erano senz�altro il miglior argomento di conversazione, e risi a lungo di me stesso e di quegli episodi antichi di cui parlai prima.�Dai, ma che stronze! Cioè, e io vengo a saperlo solo adesso?� rise riferendosi a quelle simpatiche amiche che messaggiavano con me spacciandosi per lei, alla gita di seconda media.�Lascia perdere, Ire! Ci sarà un motivo se ho voluto emanciparmi da sto schifo, uh?��Eh ho visto che ci tenevi a raccontarlo, a tavola��Vabbè, non credo di aver esagerato, ma una rivincita, se permetti, me la prendo!�Dapprima rise di nuovo, dolce Irene, poi aggiunse:�Ma hai intenzione di baciarmi o devo venire io?�Mi morsi il labbro, mantenendo il controllo. Dentro di me avevo il batticuore.�No no, vieni tu!� risposi ammiccandole con un mezzo sorriso, che spero non fosse risultato ebete.�Che stronzo che sei!� disse prendendomi per i capelli baciandomi le labbra con forza, e nondimeno la sua lingua roteava immediatamente con la mia, cercandoci appassionatamente in un crescendo di respiri. Da fuori dovevamo apparire assai contegnosi, o quasi romantici, non ci atteggiavamo certo da infoiati! Certo, lo spero, ma in fondo che avrebbe dovuto importarmi?Una mano nell�altra, e una appena dietro la nuca, tra i suoi capelli, a raccoglierne l�essenza e il profumo mentre non la lasciavo ...