Una calda rivincita
Data: 26/04/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Lestat Arteus
... ad averla. Non voglio ricordarla come un trofeo conquistato, assolutamente no! Ma accidenti, nel tal caso, lei sì che è un bel trofeo�Giocai allo stupore scherzoso: la presi per i fianchi e la girai, poggiandomi al muro di schiena, e tenendola in piedi dinanzi a me, abbracciandola da dietro. Le feci fumare la mia sigaretta, baciandole il collo delicatamente, e d�un tratto lei si fece silenziosa e eccitata. Lasciò che la mia mano cadesse a toccare il suo seno, spavalda, che le mie dita giocassero nell�ombra col suo bocciolo inturgidito, che la mia lingua arrivasse fin al suo orecchio, facendola sussultare. Sì abbandonò a un sospiro, probabilmente misto a solletico e mi fece ridere.�Madonna!� esclamò tra le risate. �Ma che mi fai!�.Non la mollai, sussurrandole se volesse venire da me. Lei si voltò guardandomi, facendo un tiro della sua sigaretta e passandomi l�altra mano, ormai spudorata, sulla mia patta. Era incredibilmente sensuale, mentre fumava, lo ammetto. Mi abbandonai allora alle amorevoli cure della sua mano al mio membro, che aveva con calma fatto uscire dalla sua prigione, lasciando per un attimo indietro l�idea di portarla a casa mia. Non importava. Non ora.Cominciò a leccarmi le labbra, masturbandomi lievemente, ma voletti mantenere il controllo del gioco, rigirandola come prima, cominciando a sfiorarle il suo fiore in sboccio e tenendola per la vita con un braccio. Lasciò che la mia mano andasse a sistemarsi tra il suo tanga, appena ...
... sotto il velo delle calze, allargando un poco le gambe. Teneva la mia mano con la sua, mentre, madida di suoi liquidi, andava a accarezzarla con sempre più intensità, fino a produrre quel singolare sciacquettio continuo, due dita dentro di lei, le più interne, e due a stimolarne i contorni carnosi dell�inguine, il palmo sulla clitoride. Lei era estasiata, ora completamente abbandonata addosso a me, il volto rivolto all�insù, respirando forte, forte. Al primo accenno di grido le tappai la bocca. Mi leccò la mano, mi morse le dita, stando al gioco del silenzio mentre impazziva. Mi fermai quasi di colpo, levando la mano da sotto la sua gonna e andando a leccare le stesse dita davanti a lei. Ero seriamente pazzo di lei, in quel momento.�Nooo�� sospirò sorridendo.�Ebbene sì!� risposi bastardo. �Ti piacerebbe venire così presto��Cazzo sì, adesso ritorni qui�� sospirava forte. Era visibilmente grata e divertita. Andava davvero alla grande.�Shh� la zittii sistemandole i capelli dietro le orecchie piccole e rimettendomi a posto, successivamente.La presi per mano portandola alla macchina.�Ohi ma, nessuno mi ha mai fatto aspettare così! Come ti permetti?� fece la finta offesa, incespicando nel parcheggio.�Ah davvero? A me sì! Tu per esempio, per almeno nove anni ti ho aspettata!� le feci cantilenando.Una volta giunti all�auto, la guardai serio: �Oh Ire, sei splendida��.Spalancò gli occhietti chiari. Mi diede una testata leggera, si mise a ridere e entrò in macchina.