1. Un amore di zia - Capitolo 15 - Visita notturna


    Data: 26/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu

    ... calcoli il sonnifero avrebbe già dovuto far effetto, e lo zio sarebbe già dovuto essere in un profondo sonno. Nemmeno le cannonate l’avrebbero svegliato. Mi avvicinai a lui. Gli diedi degli schiaffetti, nessuna risposta. Sempre più forti, ma niente. Lo scuotei, quasi stavo svegliando la zia, ma niente. Gli parlai all’orecchio, nulla. Il battito del cuore era regolare. Buonanotte zio. Mi avvicinai alla zia. Era stesa, con la testa su di un lato, coperta fino all’orecchio praticamente. Spostai piano la coperta, fino a scoprirla completamente. Aveva indosso una lunga camicia da notte, bianca. Senza reggiseno. Mi abbassai sul suo volto, e le diedi un bacio leggero sulle labbra, appena sfiorate. Sorrisi mentre girò il viso dall’altra parte. Cominciai a sbottonare piano la camicia. Un bottone alla volta, praticamente aprii la veste in due: la zia portava solo delle mutandine bianche. Il seno prosperoso e sodo era lì di fronte a me, con i capezzoli scuri che macchiavano il candore della sua figura. Mi abbassai tra le sue gambe: potevo sentire l’odore della sua figa, così familiare. Diedi un bacio, poi un altro, poi spostai tirai giù le mutadine piano, cercando di non farla svegliare. Adesso era completamente nuda. Diedi un bacio alla sua figa. Poi cominciai a leccarla, piano, come si fa con i gelati quando si assaggia un gusto nuovo. La zia cominciò a muoversi, ma era ancora nel mondo dei sogni. Cominciai a stimolare il clitoride, mentre con le dita le palpavo piano le labbra, da ...
    ... cui cominciavano a scendere gli umori caldi. La zia emise un piccolo gemito, muovendosi. Dovetti barcamenarmi non poco per non interrompere il mio personale massaggio alla sua figa. Continuai, fino a quando i gemiti della zia si fecero più insistenti. Alzai lo sguardo, e vidi i suoi occhi aprirsi, tornare al mondo e guardarmi mentre avevo la mia faccia tra le sue gambe. La zia fece un balzo all’indietro, chiudendo le gambe e coprendosi il seno. “Che fai?!!! - sussurrò - Sei impazzito, c’è tuo zio!” disse guardando nervosamene nella direzione del marito, preoccupandosi che si fosse svegliato. “Non preoccuparti - dissi io ad un tono di voce normalissimo - lo zio non può sentirci, sta dormendo della grossa, e prima di mattina inoltrata non si alzerà”. La zia lo guardò mentre dormiva beatamente: “Ha preso più sonnifero del normale, ma non succederà niente, non preoccuparti. Al massimo dormirà un paio di ore in più, senza avvertire nulla che accadrà al suo fianco”. “Ma non si sveglia se parliamo così ad alta voce?”. “Non si sveglia nemmeno se urlerai dal piacere proprio qui di fianco” dissi io sorridendo. Lo scuotei con forza, per dimostrare alla zia quello che avevo detto. “Ma che intenzioni hai?” mi chiese ironicamente facendo per abbottonarsi la veste. Allargai le gambe, e salii sul letto. Le diedi un bacio, facendola stendere sotto di me. “Non ce la faccio più zia, voglio fare l’amore con te. Mi sembra di impazzire”. La zia sorrise mentre mi accarezzo il viso: “Ti prego, non qui ...