1. Serata dopo il parco


    Data: 26/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    Felice di quanto ho trovato, ripensando ai momenti trascorsi assieme nei due incontri quasi consecutivi e perso in quei pensieri, mi avvio verso l’uscita del parco, con un nuovo movimento percettibile fra le gambe.
    
    Forse i pensieri, forse riaffiorare di particolari, forse …. ma cresceva chiuso nello slip.
    
    Mi guardai intorno per vedere se qualcuno dei passanti che incrociavo si fosse accorto del movimento, ma mi parve tutto fosse normale e che nessuno mi stesse osservando con particolare attenzione.
    
    Usci dal parco, dove vi è un gran parcheggio e la fermata di quella che qui chiamano metropolitana di superficie, cioè è la vecchia linea di un treno che nelle ore diurne fa le veci di una metropolitana me essendo sopra terra viene definita di superficie.
    
    Arrivo all’auto, apro e mi siedo, mi sistemo il cazzo duretto e cerco di liberarlo dal blocco dello slip per posizionarlo in verticale, eseguo l’operazione passando la mano direttamente sotto i pantaloni e lo slip. Non mi preoccupo se la portiera è aperta, fra un attimo la tiro per chiuderla.
    
    Una voce molto vicina mi fa voltare, il ciao che mi lancia è sensuale, accattivante credo da “rimorchio”. Mi giro sempre con la portiera aperta, un bel maschio sui 40, alto, rosso d capelli, peluria chiara, maglietta a V senza maniche da cui sporgeva un po di pelo chiaro, pantaloncini corti ditela che lo stringevano dentro, gambe pelose che finivano in scarpa da ginnastica bassa e chiara.
    
    Ricambio il saluto ...
    ... sorridendogli.
    
    Si posiziona fra l’auto e la portiera aperta, bloccando la possibilità di chiudere e andar via. Mi dice senza mezze misure che lo avrebbe sistemato lui ben volentieri li cazzo fra le cosce, e se volevo potevo sistemarlo meglio fra le sue di cosce.
    
    Lo ringrazio per la premura ma che ora non ho tempo e devo scappare. Ma non demorde, mi dice che poteva essere anche più tardi, quando avevo tempo e se volevo. Mi tolsi un dubbio chiedendogli se era escor, rispose immediatamente di no anzi che non se lo sognava neppure.
    
    Per riuscire a partire gli chiesi come avrei potuto rintracciarlo. Mi diede il suo numero di cellulare scrivendolo su un foglietto di carta, Ernesto affianco. Lo ringrazia e gli promisi che lo avrei contattato prima di sera. Rispose che avrebbe gradito la mia chiamata e che se avessi voluto lui potrebbe anche ospitare, e se avessi amici nessun problema per un bell’incontro a più, o gli amici li aveva lui per un buon gioco a + di due.
    
    Chiudendo la portiera mi disse che era quasi certo che non lo avrei contattato e che gli dispiaceva. Lo salutai e mi allontanai senza voltarmi.
    
    Mi misi il foglietto con il numero nella tasca della camicia e mi recai a fare le commissioni programmate. Il fondo schiena non ea proprio tranquillo.
    
    Un po’ indolenzito e affaticato dall’uso o abuso del buso.
    
    Rientrato a casa mi spogliai e mi feci una doccia per togliermi la stanchezza e i profumi presi nella giornata. Doccia caldissima subito e poi di colpo fredda.
    
    Fa ...
«1234»