Sviluppi imprevisti - barcellona (9)
Data: 27/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
Quarto giorno a Barcellona. Anche oggi il programma prevede un giro per la città. E tra monumenti e shopping il tempo passa in fretta.
In serata, Enrico ha di nuovo un appuntamento col suo cliente facoltoso, per cui io e Pino usciremo a divertirci da soli. L’idea del biondino è di tornare nella sauna di ieri sera. Concordo, ma voglio aggiungere più pepe. Mi riservo di rivelargli i miei pensieri quando saremo lì.
Prendiamo i mezzi e raggiungiamo il locale. Negli spogliatoi ci liberiamo di tutto e ci avvolgiamo il telo intorno alla vita, inoltrandoci per i corridoi.
La fauna è variegata, ma al momento un po’ deludente: incontriamo soprattutto vecchi incartapecoriti e appesantiti, perciò decidiamo di chiuderci in una cabina ad aspettare un orario più congruo.
Il televisore trasmette un porno e Pino non resiste alla tentazione di toccarsi: si apre l’asciugamano e solleva le cosce. Si inumidisce un dito, succhiandolo come una troia, e poi lo conduce tra le sue chiappe. Si titilla rapidamente la rosellina e il suo respiro comincia a farsi pesante.
Approfittando del fatto di essere più vicino alla porta, tolgo il catenaccio e la schiudo leggermente, senza che il mio amichetto se ne accorga, ipnotizzato com’è dai due attori che scopano nella scena. Scrutando dalla fessura, noto che il movimento nel locale è aumentato. Anche i soggetti sembrano migliorati. Posso mettere in atto il mio piano.
“Vedo che ti stai scaldando!”, dico a Pino.
“MMMM, sìììì!!! Quei due ...
... sono veramente arrapanti!”, ribatte, senza staccare gli occhi dal monitor.
“Stai facendo eccitare anche me, toccandoti così, sai?”.
“MMMMM, davvero?”, risponde, e mi rivolge lo sguardo.
“Vieni qui!”.
Mi alzo in piedi e tiro su anche lui, completamente nudo. Lo stringo a me e ci giriamo in modo che dia le spalle alla porta della cabina. Allungo un braccio e, sempre a sua insaputa, la apro un altro po’, cosicché chi passa nel corridoio possa vederci. Limoniamo, e intanto io lo palpo dappertutto, soffermandomi sulle sue chiappette bianche: le apro e le massaggio, mettendo in evidenza il suo buco rosa e umido della sua saliva.
Un ragazzino dinoccolato si arresta sull’uscio: sembra intimorito e non ha il coraggio di attraversarlo completamente. Allora, con un gesto della mano lo invito a unirsi a noi. Si fa coraggio e, con passi lenti, si avvicina a Pino. Levo una mano da una chiappa del biondino e il tipo capisce che deve sostituirla con la sua. Ci appoggia sopra il palmo e stringe. Il biondino fa per girarsi, ma lo tengo con gli occhi fissi su di me.
“Che c’è?”, gli chiedo.
“Che succede?”, mi fa, di rimando.
“Tranquillo! Che ne dici di fare una bella maratona di cazzi? Vediamo quanti riesci a prenderne, ti va?”.
“MMMMM, certo che mi va!”.
“Dovrai prendere tutti quelli che entrano, senza fare storie, ok?”.
“Ok! Che problema c’è!”. E a queste sue parole afferro il telo del ragazzino e lo tiro via. Il suo membro schizza per aria, già duro. Non è un ...