1. Sviluppi imprevisti - barcellona (9)


    Data: 27/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... spalanca.
    
    “Minchia! Questo è… AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!... GROOOOOOOOSSOOOOOOOOOO!!!”, urla, mentre l’uomo gli pianta la mazza in corpo. Gli mette le mani ai fianchi e comincia a fotterlo come un forsennato. Per non cadere devo appoggiarmi alla parete retrostante. Le braccia di Pino mi stringono forte e lui lancia degli urletti ogni volta che il cazzo gli affonda dentro. Contemporaneamente, lo sconosciuto si china sulla sua schiena e lo lecca e lo morde: grufola contro la sua pelle e lo percuote incessantemente. Porto le mie mani alle chiappe di Pino e le apro: adesso il palo lo riempie tutto e non si regge più in piedi. Siamo io e l’uomo a tenerlo, mentre viene sballottato dai colpi che riceve alle terga e dagli spasmi che cominciano a scuoterlo.
    
    “Che porcellina che sei!”, lo insulto. “E questo è solo il secondo! Mi sa che non andiamo molto lontano!”.
    
    “Che… stronzo… oooooooooohhhhhh!!! Posso… prendere… AH!... tutti… i… MMMMMMMMMM!!!... cazzi… che… OOOODDIIIIIOOOOOOO!!!... che voglio! CHIARO!”, mi urla in faccia, in preda ad un principio di orgasmo anale.
    
    “Lo so che puoi!”, gli sibilo, avvicinandomi al suo orecchio. “Ma per ora goditi questo! Senti come ti scorre nelle viscere…”.
    
    “Sì…!”.
    
    “… e come ti massaggia lo sfintere…”.
    
    “… ...
    ... s… sì…”.
    
    “… e come ti colpisce la prostata…”.
    
    “… cazzooooo, sìììììììììì!!!”.
    
    “Sei una vacca montata dal suo toro!”.
    
    “Oh sì! E che tooooooorooooooooooo!!!”. Poi, le sue chiappette si fanno dure. “Ecco… arriva… arriiiiiiiiivaaaaaaaaaa!!!”. Il suo culo si stringe. Sul viso dell’uomo si dipinge un’espressione di sgomento: sta diventando paonazzo ed è tutto contratto nel tentativo di trattenersi.
    
    Non ci riesce. “MIERDA!!! ME CORROOOOOOOOOOO!!!”, grida appiccicando il ventre alle natiche della troietta, il cui corpicino sussulta ritmicamente, forse in coincidenza di ogni fiotto che lo sconosciuto gli spara dentro. Questo trema e rantola. Poi, abbandona il capo sulla spalla di Pino e respira affannosamente.
    
    “Espectacular!... Espectacular!”, biascica, mentre riprende il controllo del suo corpo e sguscia fuori dal biondino. Arretra un po’ e, col pisello ancora grondante, si ferma a guardare la sua puttana, col petto che gli si gonfia per la fatica. Si passa una mano sul viso per asciugarsi il sudore, fa un ultimo lungo sospiro e si volta per andare via.
    
    Solo allora mi accorgo che, fuori dalla porta della cabina, c’è una coda di maschioni infoiati.
    
    “Piccolo: mi sa che la notte sarà lunga!”, sussurro al mio amichetto ancora ansimante.. 
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