1. Una moglie infoiata - terza e ultima parte


    Data: 27/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    ... anch’io…
    
    Daniele ci portò a casa e io dormii con mia moglie. La scopai, ovviamente, ma solo tre volte. Quindi nel corso della notte dovette alzarsi due o tre volte per andare a fare sesso con uno degli uomini che le avevo portato in casa.
    
    Pare impossibile, ma chi non ha mai visto una donna infoiata non può rendersene conto. Sta male al punto da assumere un’altra fisionomia, non molto distante dalle sofferenze che prova una gatta in calore. O una scimmia macaca fascicularis.
    
    La mattina dopo facemmo colazione da soli, serviti da Daniele.
    
    - Ho pensato, – disse mia moglie, approfittando dall’apparenze calma sessuale del momento, – di fare sesso a tre.
    
    - Ottima idea, – ironizzai. Mia moglie non colse la sfumatura.
    
    - Pensavo di prendere insieme Daniele e Zumbia, poi i tre gemelli thailandesi, quindi il giardiniere tedesco con il vaccaro australiano.
    
    - Con i tre gemelli fai sesso a quattro.
    
    - Non ti sfugge proprio nulla? – Ironizzò.
    
    - Hai pensato anche a me in abbinata a qualcuno?
    
    - Sì: io, te e Alvaro.
    
    - Amen.
    
    Mi guardai a monitor alcune scene a tre, in cui i maschi la prendevano in due modi. O uno in bocca mentre l’altro la penetrava alla pecorina, o uno davanti e uno dietro.
    
    Ai tre gemelli spettava l’ante-retro e la bocca.
    
    Un giorno mi chiese di partecipare al pentagono, cioè lei, me e i tre gemelli. Accettai, ma non fu una cosa intelligente. Uno era tagliato fuori. E non dico chi…
    
    Ripeto, pare impossibile a chi non l’ha vista, la ...
    ... foia si placava solo dopo il sesso sfrenato. Mi domandai quanto sarebbe durato, ma non ebbi risposta.
    
    
    
    8.
    
    Una settimana dopo mandai Sara a prendere Carlotta alla Malpensa. La sessantenne era l’unica donna con cui potevo parlare di mia moglie in tutta serenità.
    
    L’indomani la portai a pranzo da Evaristo.
    
    - Come sta andando? – Mi chiese.
    
    - Bene, se il termine è giusto…
    
    Mi prese la mano.
    
    - Vedrai che finirà presto e dopo sarete una coppia felice come 30 anni fa.
    
    - Lo spero. A volte la cosa mi eccita, a volte mi turba, a volte mi porta alla depressione.
    
    - Non mi sembri il tipo.
    
    - No infatti, ma rende l’idea.
    
    - Parliamo d’altro?
    
    - Sì, come è che pensavi di rivedere la mia segreteria?
    
    - Semplice. La dirigo io, ti scelgo le segretarie giuste e i più stretti collaboratori.
    
    - Quelle che ho sanno stenografare in inglese… Sai farlo anche tu?
    
    - No, solo in tedesco. Erano altri tempi.
    
    - Davvero sai il tedesco?
    
    - Già. So quattro lingue, ma stenografo solo in italiano e in tedesco. Non sai molto di me…
    
    - Praticamente niente. Ti ho tenuta su richiesta della mia povera suocera e…
    
    - Cosa?
    
    Le mancò il fiato.
    
    - Scusa, non avevo pensato che non lo sapessi…
    
    Le raccontai tutto.
    
    - Diomio… – Aveva le lacrime agli occhi. – Non sai quanto mi faccia piacere quello che mi hai detto…!
    
    - Ne sono lieto.
    
    Le presi una mano e cambiai discorso.
    
    - Ma che lavoro fai esattamente nella nostra ditta?
    
    - Dirigo il personale.
    
    - Tu sei ...
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