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Le regole
Data: 28/04/2021, Categorie: Etero Autore: XTR00
... suoi capezzoli si sono Inturgiditi e, probabilmente per via del suo piccolo seno, non porta il reggiseno, Lei ha parcheggiato vicino in una zona ormai buia e riparata. Passiamo proprio davanti alla sua macchina e .... con uno sguardo più dettato dalla voglia di ripararsi che dall'intesa montiamo sull'autoveicolo. Per me quasi tutte le auto sono piccole. Lei ride a vedermi goffo con le ginocchia quasi in bocca. Si avvicina con uno sguardo molto interessante, quasi audace, mi guarda dritto negli occhi e mi attraversa le cosce con la sua mano che, poi, mette sotto il mio sedile per poterlo posizionare più indietro e farmi stare più comodo. Non nascondo il mio imbarazzo, mi ha preso alla sprovvista. Non riesco a distaccare gli occhi dai suoi fino a quando il fine corsa del binario del sedile si fa sentire con il suo brusco "TUM!!!!" Giusy rimane a stretto contatto con me per circa due interminabili secondi dove tutti i pensieri del mondo mi sono affiorati. Il mio primo pensiero è che ..... lei ci sta provando con me. Le regole del corteggiamento, della prima mossa che spettano ad un uomo si sono infrante con il sedile quando ha trovato lo spazio per le mie gambe. Lei si ritrae lentamente ma continua a guardarmi e a sorridere. Posiziona molto lentamente le sue mani sul volante e guarda avanti, in direzione di guida. Io come un imbecille non dico nulla. Sembro paralizzato. "Così stai più comodo" mi dice con la voce più mielosa di questo mondo e guardandomi ...
... con aria ammiccante. Intanto io continuo a pensare. La mente umana è stata programmata per farsi tutti i film del mondo in poche frazioni di secondo. Penso e non parlo. Penso che che probabilmente sto facendo la figura dell'idiota a fare cosi. Oppure no. Secondo me lei pensa che io pensi che voglia saltarle addosso e invece non lo faccio. Lei pensa che io non voglia perché forse non la trova interessante. Caspita: lei ci prova e io penso. Lei ci prova come un uomo e io penso come una donna. Mamma mia che complicazioni queste cavolo di regole. "Grazie" le dico. E smetto di pensare. Le ho detto "Grazie" ma non l’ho guardata. Nella frazione di secondo presente di default in tutti le nostre azioni e reazioni penso che sono un po' maleducato a parlare e non guardare. "Grazie Giusy" le ridico, con un bel sorriso e uno sguardo che la penetra. "Mi piace quando mi chiami per nome" mi risponde. Mi avvicino di più sempre con lo sguardo fisso sui suoi occhioni le dico con una voce calda e suadente e quasi sottovoce: "Una donna deve essere sempre messa al centro di ogni attenzione". Lei non parla, secondo me arrossice ma c'è poca luce e non posso saperlo e abbassa lo sguardo sorridendo per un attimo. "Un uomo deve prendersi cura della donna che ha vicino" continuo con la stessa voce e con lo stesso sguardo. Lei sta per dire qualcosa, sta per aprire la bocca, ma io la bacio. Un bacio diretto e deciso senza pensieri. Le labbra si scontrano e subito in un attimo ...