Silvia ed io al sexy shop 1
Data: 29/04/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Esclamativo
All’interno del nostro rapporto il ruolo di Silvia e il mio non sono mai ben definiti, nessuno dei due può con certezza essere qualificato come dominante e dominato. O meglio, di volta in volta, i nostri ruoli sono intercambiabili; dipende dalla voglia del momento e io potrò rivestire il ruolo dello slave ed essere dominato o umiliato da Silvia, o viceversa. Oppure ci sono occasioni in cui l’uno è complice dell’altro, come nel racconto precedente, dove entrambi godiamo del piacere in senso assoluto.
Inoltre la presenza di altre persone, durante i nostri giochi, è sempre ben gradita, ma non è un elemento essenziale e devo ammettere che raramente, durante queste situazioni, l’esterno al nostro rapporto, fosse un semplice guardone o un amico, ha potuto penetrare Silvia in uno dei suoi orifizi. Uno dei motivi principali di questo è il fatto che Silvia prende la pillola e quindi non sempre abbiamo a portata di mano dei preservativi da offrire.
Lo scorso sabato avevamo bisogno di comprare un lubrificante e anche un nuovo toy, avevamo deciso di acquistare un fallo a due teste, con una testa più grande e una più piccola, in modo che potesse essere usato da entrambi contemporaneamente, perché anche io adoro la stimolazione anale, ma purtroppo non riesco a raggiungere una dilatazione ampia e quindi gli oggetti che solitamente usiamo per penetrarmi sono di ridotte dimensioni.
Ci saremmo dovuti recare in un sexy shop non troppo distante da casa e per rendere il tutto più ...
... stuzzicante Silvia mi chiese se, oltre a potersi vestire da “zoccoletta”, poteva interessarmi indossare i suoi abiti per andare al negozio, accompagnando la richiesta con una frase che ancora mi eccita: “Così, oltre a mostrare quanto è porca e disinibita la tua ragazza, farai vedere come sei docile e servizievole, Pisellina mia”.
Mi offrì le sue autoreggenti di nylon scuro, che indossai prontamente, una gonnellina corta, che arrivava a metà coscia e un top bianco che lasciava la mia pancia scoperta. Mi truccò pesantemente, con fondotinta, cipria e rossetto, smalto rosa a mani e piedi, questi però coperti da un paio di mie sneakers bianche. Bracciale e cavigliera per la gamba destra. Una volta pronto, mi guardai allo specchio e vedendomi così conciato, non riuscii a trattenere un’erezione, perché sembravo davvero la moglie di un cuckold pronta alla monta del bull. Il pene in erezione, mi ricordò che indossavo persino un microscopico, interdentale, tanga, incapace di contenere il mio “pacchettino”, come era solita chiamarlo Silvia, e il pene gonfiandosi e premendo sul lembo di stoffa anteriore, iniziò a tirare il filo posteriore, che si sfregava contro il mio buchino.
Silvia di fianco a me, notando la scena e intuendo le mie sensazioni, mi dette uno schiaffetto sul membro che, raggiunta la completa erezione, aveva sollevato la gonna e mi disse: “Stai buona Pisellina, pensa a che figura mi farai fare se dovesse succederti in negozio”.
Silvia di certo non fu da meno. Indossò un ...