Il Castello: Dopocena Orgiastico
Data: 29/04/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Patrizia V.
... strumenti perfettamente funzionanti: se ne potrebbe fare un’attrazione turistica, come per la falconeria al castello di Villach… Kurt dice che più tardi andremo tutti a visitarla! Ottima idea… Però Kurt aggiunge che l’effetto sarà più eccitante se ci andremo a mezzanotte, così magari ci sarà anche qualche fantasma… Wernher scoppia a ridere per primo, seguito da tutti quelli che hanno sniffato e anche da Eva e me. Johanna solleva il calice con ancora un filo di slivoviz, e domanda cosa potremmo fare per ingannare il tempo fino a mezzanotte. Allora Kurt allunga un braccio e mi branca per i fianchi attirandomi a lui con una risata. Sì, penso che come idea per ingannare il tempo fino a mezzanotte, non sia niente male… *** Siamo finiti tutti nella sala adiacente a quella da pranzo: anche qui il fuoco crepita in un caminetto decisamente non a norma, e siccome il soffitto è meno alto si sta confortevolmente caldi. C’è un grande letto a baldacchino dove si potrebbe dormire comodi anche in quattro, più un paio di divani larghissimi foderati di raso e coperti di cuscini: un autentico lupanare con tenui luci diffuse rossastre che assieme al fuoco creano un’atmosfera lasciva, decadente e un po’ perversa. Mi piace. Kurt mi tiene sempre per i fianchi e mi attira a sé davanti a uno dei divani per stamparmi un bacio profondo dritto in bocca. Il cliente ha sempre ragione, così lo lascio fare mentre lui si prende alcune pesanti libertà sul mio fondo schiena. Sento la sua erezione contro lo ...
... stomaco e mi strofino come una gatta in calore, determinata a fare il mio lavoro come si conviene. Stiamo dando letteralmente il via ai giochi: vedo che uno dopo l’altro anche gli altri si lasciano andare e i vestiti cominciano a scivolare via dai corpi eccitati… Eva si getta con un gridolino eccitato addosso a Markus, Johanna attira a sé Wernher, Franz e Chris si baciano in bocca, e io rotolo sul divano avvinghiata al padrone di casa che sembra diventato una piovra. Solo Karin rimane rigida a guardarci con il bicchiere ancora in mano e un’espressione sdegnosa sul viso. Dice qualcosa di stizzito in tedesco, e Kurt si ferma un momento sul divano, senza smettere di stringermi: sorride bonario e solleva una mano in un chiaro invito, accompagnandolo con qualche parola suadente. Karin sbuffa indispettita e ci guarda, mentre riprendiamo a rotolarci sull’ampio giaciglio. Poi, con un sospiro rassegnato, posa il bicchiere sul tavolino e ci raggiunge. Fratello e sorella si scambiano un primo bacio incestuoso, e io ne approfitto per liberarmi dell’abito blu senza correre il rischio di vedermelo strappare di dosso: ci tengo troppo… Lo ripiego alla buona e lo appoggio di lato, poi mi accosto ai von Koditz e mi ripropongo: se preferiscono giocare da soli non mi offendo mica. Posso anche andare a cercare altri compagni di giochi, in fondo sono qui per lavorare. Kurt gradisce la mia presenza, a giudicare da come mi afferra le chiappe con una mano mentre continua a pomiciarsi la sorellina di ...