1. Come punire il vicino


    Data: 29/04/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: LadyChiara

    ... testa – Allora potrebbe essere arrivato il momento di sverginarti la bocca-Ma... come...-Shhhh – dico mettendogli un dito sulla bocca e giocando con le sue labbra. Quando inizia a succhiarmelo, dico: -Lo vedi?, non è difficile... adesso sarà il caso di passare a qualcosa di più serio... seguimi.Mi siedo sul letto davanti a lui, che ha il vestito leggermente alzato e il cazzo duro, probabilmente se glielo succhiassi durerebbe poco. - Veronica, è il momento di imparare davvero. - mi tolgo l’accappatoio e Stefano fissa lo sguardo sulle mie tette, che sembrano quasi ancora più gonfie.- Inginocchiati, Veronica. - solo allora capisce cosa intendevo prima, perché nota che sopra il tanga ho messo il regalo delle mie amiche: uno strap-on di circa 20 cm per un diametro di 5, un bel paletto, che oltretutto somiglia molto al suo. Lui non si muove -Forza, datti da fare. Le misure sono come le tue. Se lavori bene, forse poi ti darò lezioni, sempre che te ne servano, usandone uno di carne e non di gomma. Avanti, inizia che adesso tocca a te fare la troietta!Non so se è per la promessa (che non so se manterrò) di fare lo stesso lavoro su di lui, ma inizia a succhiare lo strap-on, anche se ne prende in bocca poco più che il glande.-Avanti Veronica, cerca di pensare che sia vero, cerca di pensare che sei davvero una troietta che ha rimorchiato in discoteca, non penserai che un ragazzo si accontenta di questo!Tutto sommato funziona, ne prende circa metà adesso, ma non mi basta, deve essere una ...
    ... punizione questa, gli prendo la testa e, prima delicatamente e poi più decisa, gli faccio prendere una buona parte di quel pezzo di gomma. -Ti piace? Renditi conto che una ragazza è costretta spesso a farlo, anche se magari contro il proprio volere...e ringrazia che io non posso venirti in bocca, se no ingoieresti tutto. Dai, zoccolina, prendilo! - mi sto eccitando da questa situazione, non posso negarlo, ma cerco lo stesso di fargli prendere in gola il più possibile (anche se preferirei essere leccata, a questo punto, o almeno di essere io a prendere qualcosa), gli do’ anche della troia, della succhiacazzi e della pompinara, un po’ le cose che nel corso degli anni è capitato anche a me di sentire. Forzo la sua testa sul mio cazzo finto, sento che ha l’inizio di un conato di vomito e allora lo lascio uscire a prendere fiato, ma solo un attimo, poi lo faccio tornare al suo posto. Andiamo avanti almeno 10 minuti in questa situazione, fino a quando lo faccio smettere, ma non per soddisfarlo io: -Adesso piegati sul pavimento, Veronica.-Cosa? No, dai...-Non hai potere decisionale stasera. Se vuoi, puoi mettere qualcosa, tipo un cuscino, sotto le gambe per non soffrire troppo. Anche se penso che il dolore tra non molto lo sentirai da un’altra parte!-Chiara, ti prego, non farmelo fare, non ho mai provato a mettermi dentro qualcosa!-Prima di tutto, stasera sono il tuo uomo, quindi non chiamarmi Chiara. Poi ti ricordo che c’è quella fotografia, che ti sputtanerebbe con tutti. Infine, ...
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