Come punire il vicino
Data: 29/04/2021,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: LadyChiara
... pensi che io, prima della mia prima inculata, avessi mai preso qualcosa? Preparati che, questo è un favore che ti faccio, adesso ti lubrifico bene.Mi alzo e vado verso il bagno sculettando, sapendo che mi guarda, prendo dalla mia borsa un olio lubrificante che uso ogni tanto e torno facendo dei passi molto secchi e decisi, che fanno prendere alle mie tette un movimento che, lo noto dai suoi occhi fissi, non potrebbe passare inosservato a nessuno. -Le ragazze non sbavano per le tette... ginocchia a terra e piegati in avanti, che questa è una posizione molto piacevole, ti assicuro.Inizio a lubrificarlo, mettendogli l’olio sul suo buchetto e massaggiando, poi quando si rilassa un po’, inizio a forzare leggermente, dicendogli di stare rilassato per soffrire meno. Quando mi sembra abbastanza pronto, ungo anche il mio strap-on e lo appoggio al suo culo.-Stai rilassato adesso, devi avere voglia di prenderlo, se no è peggio. Anche se, con un culetto così, piccolo e sodo, avrei voglia di rompertelo con decisione.Non sarà gay, ma sembra proprio voglioso di prenderlo, forse anche perché scivola dentro molto bene. Riesco a metterne dentro una buona parte prima di sentire una piccola lamentela. Mi fermo un attimo e lo faccio abituare. Poi ricomincio, ancora lentamente, togliendone una parte e poi infilandolo di nuovo. Lo sento stretto, ma in realtà è la prima volta che lo metto, quindi non so fino a che punto la mia valutazione abbia senso. Dopo un paio di minuti arrivo in fondo e ...
... commento:-Hai visto, puttanella Veronica? Non è difficile prenderlo tutto... adesso preparati che è il momento di fare sul serio – quindi inizio a muovermi avanti e indietro, prendendo man mano più velocità e aumentando di volta in volta anche la misura di quanto infilo. Sento Stefano che ansima, ma non riesco a capire se è per l’eccitazione o se sta solo soffrendo. Di sicuro, io non intendo fermarmi, arrivo a sfilarlo quasi del tutto per poi rimetterlo dentro fino in fondo, anche se le prime volte lo faccio sempre con calma. Certo che, dopo un buon quarto d’ora, è talmente aperto e abituato che posso forzare un po’, seppure cercando di non fare troppo male. A un certo punto lo tolgo, non l’avevo ancora fatto finora, e sento un sospiro di sollievo. Faccio alzare Stefano e gli chiedo di appoggiarsi alla scrivania nella stanza. Solo spingendogli appena appena la testa, capisce e si mette a 90 gradi, così glielo riappoggio al buco ormai allargato e senza sforzo metto prima la punta, salvo poi continuare fino quasi in fondo, e riprendendo a scopare quel culo con una certa intensità. Sono convinta che adesso quei gemiti non sono di dolore! Quando i sospiri aumentano leggermente di intensità, tanto che credo che tra non molto Stefano verrà solo scopandolo così, mi fermo, un po’ sadicamente, con solo la punta inserita. Poi con un colpo secco vado fino in fondo, provocando un gridolino sicuramente non di solo dolore, ma anche di eccitazione e...quasi femminile! Come se si fosse calato alla ...