1. Provare per credere...


    Data: 29/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: in_due

    Racconto liberamente ispirato a fatti accaduti, un mix di realtà e fantasia.
    
    È stata una decisione repentina presa su due piedi senza pensarci troppo su, in queste cose non si deve esser troppo razionali altrimenti non ci sarà mai un momento giusto per decidersi.
    
    Lea quella sera non si sentiva molto in forma, era stanca della giornata di lavoro e aveva ben altro per la testa.
    
    Quando le ho detto che mi ero accordato per le 21 e che il “tipo” ci avrebbe raggiunti a casa per quell'ora, inizialmente imprecò qualcosa... “mi devo mettere in ordine, e poi son stanca, stasera non avevo proprio voglia..” ma sapeva di predicare al vento, io ero fermo e determinato sulla mia decisione e nulla mi poteva far cambiare idea.
    
    Non avrei mai costretto Lea a fare qualcosa contro la sua volontà, anche perché il bello del gioco deve essere il coinvolgimento, la complicità, e se solo avessi percepito che lei facesse qualcosa solo per soddisfare me, sarebbe finito il piacere ed il divertimento.
    
    Tante volte avevamo fantasticato assieme certi momenti, a dire il vero sono sempre stati più un mio pallino che non un suo desiderio, però mi accorgevo che quando la coinvolgevo in queste mie fantasie, non rimaneva indifferente e spesso mentre facevamo l'amore, immaginare queste situazioni aumentava la passione ed il fervore dei nostri amplessi.
    
    Lei era in bagno già da un po' a mettersi in ordine, io avevo appena fatto una lunga doccia, nonostante fosse la nostra prima volta, ero ...
    ... decisamente calmo, la situazione sotto controllo, pronto a gustarmi la seratina.
    
    Quando Lea uscì dal bagno era bellissima, i capelli appena sistemati, il corpo liscio, la sua abbronzatura uniforme senza alcun segno di costume, in un certo senso mi indispettiva un po' che stesse facendosi bella per un altro e non per me, ma io non sono mai stato geloso e non potevo iniziare ad esserlo proprio quella sera.
    
    “amore metti un bel completino sexy, questa è la serata giusta per sfoggiarne uno”.
    
    “si ma sono agitatissima, non hai idea di che panico mi abbia preso, ho le palpitazioni, senti”
    
    Il suo nervosismo era giustificato e comprensibile, uno sconosciuto stava per venire a casa nostra e lei sarebbe stata a nostra disposizione per dei giochi ancora indefiniti che avrebbero dovuto metterla al centro dell'attenzione per una sera. Prospettiva di certo intrigante ma anche un po' destabilizzante, bisogna ammetterlo.
    
    Io cercavo di sdrammatizzare e calmarla scherzando come mio solito con mille battute, vedevo che lei era combattuta tra l'ansia e la curiosità, tra la paura e la voglia, e vederla così agitata iniziava già ad eccitarmi.
    
    Ho spento tutte le luci e acceso qualche piccola candela profumata per avere un minimo di senso di orientamento. Nella stanza una leggera penombra nella quale si potevano scorgere gli oggetti e le persone ma non in maniera nitida.
    
    Il buio doveva aiutare a vincere l'inevitabile imbarazzo dell'incontro e creare un'atmosfera accogliente ed adatta alla ...
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