37. MAI DIRE MAI
Data: 30/04/2021,
Categorie:
Cuckold
Autore: tigrotta
... Gli ho detto che lo avrei spogliato e che lo avrei baciato dappertutto. Senza indugiare, gli avrei succhiato l�uccello, lo avrei strofinato dappertutto e poi lo avrei messo in mezzo alle tette, per masturbarlo. Mentre dicevo così, sentivo crescere la mia voglia e sentivo il cazzo di mio marito che mi riempiva tutta. Era durissimo, come piace a me, mi stava facendo godere moltissimo. A mia volta io stavo facendo impazzire lui, perché ero bagnatissima.�Lo vorrei qui, sì, a scoparmi tutta.�Quando gli ho detto così, Giorgio mi è venuto dentro con un urlo selvaggio.L�appuntamento era alle nove di sera. Avevamo il suo indirizzo e il suo numero di cellulare. Mio marito ed io siamo arrivati puntuali e Riccardo ci ha aperto con un sorriso amichevole. Ci ha fatti accomodare in un salotto moderno e curato, su un grande divano ad angolo di pelle. Lui era vestito in modo impeccabile, con un paio di jeans chiari e una camicia bianca portata fuori dai pantaloni. Aveva i capelli tenuti indietro dal gel ed era a piedi nudi. Non sapevo bene come comportarmi, quindi ho lasciato che fosse Giorgio a parlare con lui. Quei due parevano avere un certo feeling, anche se si erano appena conosciuti. O forse era Riccardo ad essere abituato a tutto ciò e a sapere esattamente come mettere a proprio agio le coppie novelline in quel campo.Riccardo era un ottimo padrone di casa, probabilmente perché viveva da solo e sapeva come comportarsi. Ci ha offerto da bere e ci ha parlato un po� di quello che faceva. ...
... Aveva scopato con molte donne, spose insoddisfatte e non di mariti che lo avevano persino pagato, perché lui si trombasse le mogli sotto i loro occhi. Di solito provava un gran piacere nel soddisfare quelle donne, perché spesso i mariti non ci riuscivano e si limitavano a guardare. Altre volte invece il consorte partecipava all�atto, dapprima in modo marginale e poi sempre più attivo, fino a concludere con la penetrazione e l�orgasmo.Non avevamo idea di come agire. Io non sapevo neppure se sarei veramente stata in grado di lasciarmi andare a quella fantasia. Giorgio era elettrizzato dalle parole di Riccardo; mi teneva la mano e mi guardava con gli occhi luccicanti. Era già eccitato, come un adolescente alla sua prima volta: il rigonfiamento dei pantaloni era di un�evidenza quasi imbarazzante. Riccardo sorrideva, abituato probabilmente a quello scompiglio ormonale.Dopo aver bevuto, il padrone di casa si è alzato e mi si è seduto accanto; il suo ginocchio mi sfiorava intenzionalmente la gamba e sentivo che era giunto il momento di cominciare a giocare. Mio marito si è alzato e si è messo in disparte; il segnale mi è giunto chiaro: da allora avrei dovuto ignorare la sua presenza.Mi sono concentrata su Riccardo e sul suo magnifico sorriso malizioso. Ho allungato una mano verso la sua, prendendogliela e appoggiandomela sulla coscia. Avevo un vestitino corto e il contatto delle sue dita sulla pelle nuda mi dava un certo brivido. Lui mi si è seduto ancora più vicino, tanto che lo ...