1. Complice la pioggia


    Data: 30/04/2021, Categorie: Etero Autore: Dirty Frank

    ... lisci e soprattutto bagnati capelli mori.Ci baciammo ancora, ma quando sentii che il suo corpo era scosso dai brividi le ricordai che avremmo dovuto cambiarci gli abiti bagnati. A questo punto si presento' un problema. L'albergo che potevo permettermi non era certo l'Hilton e le camere erano composte da una stanza all'incirca sui 4 metri per 4 che conteneva il letto e da un piccolissimo bagno. In pratica quindi non c'era uno spazio dove cambiarsi se non l'uno davanti all'altra. Ero gia' pronto a lasciare la stanza ed aspettare fuori quando di nuovo il suo comportamento mi sorprese. Con il volto invaso dal rossore per l'imbarazzo comincio' a spogliarsi. Io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso mentre piano piano si liberava degli indumenti umidi e rimaneva in biancheria intima. Ammiravo il suo corpo coperto solo dal pizzo della biancheria. I suoi seni abbondanti nascosti sotto al reggipetto nero che, pudicamente, cercava di nascondere con un braccio. Notando il mio sguardo che la esplorava, lei con un movimento veloce si infilo' sotto le coperte tirandole su fin sotto gli occhi, chiedendomi poi quando mi sarei deciso a togliermi gli abiti bagnati. Non me lo feci ripetere. In breve mi liberai dei vestiti rimanendo con le sole mutande addosso e mi infilai a mia volta dentro al letto. Istantaneamente ci abbracciammo, non solo per vincere il freddo..Rimanemmo per qualche tempo in quella posizione, i nostri corpi a contatto, pelle contro pelle, mentre parlavamo di noi e ...
    ... della stranezza di quella situazione. Avere il suo corpo quasi nudo cosi' stretto al mio mi dava alla testa. Sin da quando ero entrato nel letto ero in preda ad una forte erezione che pero' non tentai minimamente di nascondere. Sotto le coperte lei muoveva ogni tanto le gambe sfiorando ripetutamente il mio pene. Oltre ad aumentare la mia eccitazione, questo era la testimonianza del fatto che non solo si era accorta del mio "stato" ma ne era piacevolmente divertita. Non riuscendo piu' a resitere la attirai ancor piu' a me, unendo le nostre labbra con desiderio. Nel frattempo le mie mani si muovevano lungo la sua schiena sfiorandone la pelle. Quando fu evidente che il mio timore di essere respinto era infondato, le mie mani si spostarono sui suoi fianchi per poi scendere a carezzare le cosce. Continuavamo a baciarci mentre da fuori il rumore di pioggia ci confermava che il temporale non accennava a diminuire. Le sue mani presero a carezzarmi con un tocco leggero, delicato, sulle spalle, sul petto, aggancio' un dito alla catenina d'oro che porto sempre indosso tirando leggermente, mentre faceva cio' sentivo le sue labbra a contatto con le mie incurvarsi in un sorriso malizioso. Poco dopo infatti si mise supina nel letto offrendomi il suo corpo. Sorridendo a mia volta le posai una mano sulla pancia, liscia e morbida. La pelle era calda al tocco. Senza indugi la mia mano risali' piano fino a sfiorare la base dei seni. Il ritmo del suo respiro stava gia' aumentando mostrandomi quanto ...