1. Tutto in pochi giorni


    Data: 30/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... dormire? Andrò via domani mattina.”
    
    Naturalmente dissi di sì.
    
    Dormire a casa mia
    
    Roberto si addormentò, rimasi a lungo sdraiato sveglio a guardarlo mentre dormiva. Lui rotolò e mi abbracciò, mi avvolse con una gamba ed un braccio. Io feci correre le dita lungo il suo braccio, era così muscoloso.
    
    Ascoltai il suo respiro, mi concentrai su di lui, era una ninnananna per me ed in breve mi addormentai.
    
    Mi svegliai il mattino seguente con la testa sul suo torace; lui era ancora addormentato. Abbassai lo sguardo e vidi il suo cazzo duro ed eretto, con la bella cappella puntata verso di me. L’uccello spuntava da un bel cespuglio nero di peli. Alzai la testa per guardare le sue palle, erano perfettamente rotonde.
    
    Vedere il suo corpo nudo mi fece diventare dura la verga. Chiusi gli occhi e pensai come era bello svegliarsi con qualcuno come Roberto accanto. Il sesso la notte precedente era stato grande.
    
    Lui si girò e la sua faccia era a pochi centimetri dalla mia. Aprì gli occhi, sorrise e si accoccolò più vicino a me. I nostri cazzi erano appoggiati uno vicino all’altro, li afferrò tutti e due e cominciò a menarli.
    
    Dopo un po' tenne solo il mio e disse: “Ti voglio dentro di me.” Ero confuso. Allungò le mani verso i suoi pantaloni e ne tirò fuori un preservativo che srotolò sopra il mio cazzo. Si sdraiò sulla schiena e mi tirò sopra il suo torace. Alzò le gambe ed io capii cosa fare. Le alzai, vidi il suo sedere aprirsi e feci scivolare dentro il mio pene. Entrò facilmente, cominciai a pompare e sentii le sensazioni attraversarmi il corpo. Era fantastico. Lo guardai negli occhi, poi mi chinai e lo baciai. Lui mi strofinò il torace con le mani ed io pompai più velocemente. Poi cominciai a sborrare, pompai più lentamente ed alla fine mi fermai. Roberto mi afferrò e mi tenne stretto. Il mio cazzo era ancora dentro di lui.
    
    Le sue gambe si abbassarono ed io mi rilassai nelle sue braccia mentre pensavo: “Potrò mai abituarmi a questo?”.
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