1. Racconto di un amica dedicatomi quando abbiamo reso cornuto il suo lui.


    Data: 28/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: BULL77TO

    ... e affondata in questo uragano che mi bagna e inonda senza che possa far nulla se non godere come una puttana, finalmente. La violenza dei colpi sembrano una tortura, il dolore si mischia al piacere e nella mia mente il bene si mischia col male.
    
    Con la bocca aperta mugolo senza sosta, rumorosamente e scandalosamente, la mia pelle è come seta sotto le sue dita che mi toccano piano, un contrasto forte sono i suoi tocchi leggeri e l’eccesso di foga in una penetrazione che mi sta spaccando la normalità di un matrimonio senza virilità.
    
    E questa stessa casa dove prima e dopo questo scandalo c’è l’armonia di un bambino e l’amore di un padre, ora è solo un grido di piacere che mi vede godere in una perdita di controllo senza vergogna. URLO e mi lascio inerme conquistata da un orgasmo infinito.
    
    Respiro affannosamente, sono sudata e bagnata e questa casa non mi sembra più la stessa, mi guardo tra le gambe e piccole gocce di sperma fuoriescono dalla figa, che vedo cosi aperta come mai l’ho vista.
    
    Fisso il lento fluire di questa schiuma calda che scorre tra le labbra e poi cade sul divano, nessuno mai mi ha riempita cosi e quando la sua bocca si posa su questa apertura scandalosa e bagnata, capisco che il mio corpo non sarà mai più quello di una volta; ho bisogno di tutto questo, e non so come farò nella mia vita senza la piacevole trasgressione che ha dilatato e distrutto la mia normalità.
    
    Ti prego infedele follia, non andare via!
    
    Mi alzo e mano nella mano, con lui e ...
    ... senza pudore, sculetto sui miei tacchi a spillo fino in bagno, dove mi lascio spogliare di questa oscena e povera lingerie, siamo l’una davanti all’altro, ci guardiamo e la sua lingua mi scorre sul collo, la doccia è la nostra nuova tana di passione. Acqua calda sulla pelle, mani che cercano forme bagnate e bocche vogliose che si cercano e trovano.
    
    La sua mano afferra con forza i miei lunghi capelli biondi intrisi di acqua, stringe nel pugno la coda e guidando la mia testa tra le sue gambe, mi fa inginocchiare costringendomi ad ingoiare il suo cazzo di nuovo duro.
    
    “Succhia puttana…”
    
    Non voglio dolcezza, non voglio amore ma solo piacevole dolore e umiliazione in un tempo senza fine che mi vede libera dalla noia, e splendida troia, sottomessa al volere del piacere.
    
    La mano sinistra guida questo enorme sesso dentro la mia bocca, con la destra mi masturbo dolcemente, l’acqua mi sbatte sulla testa e la sua mano che mi stringe i capelli e guida la mia testa mi fa godere in questa immagine, che ho di me, cosi pornografica e senza censura, ed usura tutto quello che fino ad oggi è stato e che d’ora in avanti sarà solo passato.
    
    Voglio questo e l’ho sempre voluto, lo capisco in questo istante mentre il corpo è scosso da brividi e dentro di me c’è l’inferno che ha bruciato il paradiso e le fiamme di questa infedeltà mi consumano la normalità, di un matrimonio povero di oscenità.
    
    E la nuova ondata mi trova fragile e indifesa, la bocca si riempie e ancora una volta non ...
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