Michela
Data: 03/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Quasar
... con l'evidenziatore.Si ricordò che Alessandro ne aveva uno, così decise di andare da lui e chiedergli se poteva averlo in prestito. Doveva finire il capitolo quella sera, assolutamente. D'altra parte Alessandro doveva essere sveglio, perchè da sotto la sua porta filtrava una luce fioca e sentiva che di tanto in tanto scriveva qualcosa al computer: probabilmente stava studiando anche lui."Ciao Alessandro, scusa il disturb..." stava dicendo aprendo la porta della stanza del ragazzo. Le mancò il fiato quando vide la scena. Il ragazzo aveva solo la maglietta del pigiama ed era seduto davanti al pc, dove scorrevano immagini di una coppia nuda in una doccia, intenta ad insaponarsi le parti intime.Ma quello che attirò lo sguardo della ragaza fu il pene del ragazzo, che, stretto nella sua mano, svettava fieramente rivelando dimensioni ragguardevoli. Alessandro, sentendo entrare la ragazza, sobbalzò e cercò invano di coprirsi con le mani, ma era inutile."Ehi, ma non si bussa??" si lamentò, colto in flagranza.Michela era colpita. Forse Alessandro era come lei, in un certo senso. Desiderava una donna, ma non riusciva. Questo pensiero la sospinse dentro la stanza. "Sì, scusa, avrei dovuto bussare. Che facevi?" chiese con tono innocente mentre Alessandro accavallava le gambe cercando di coprire l'erezione con la maglietta."Niente, navigavo in internet", farfugliò Alessandro chiudendo il sito che stava guardando. Michela si avvicinò ancora. Sentiva il suo cuore accelerare, non ...
... pensava a niente, voleva soltanto scoprire di più su quel ragazzo."Senti, lo so cosa stavi guardando" gli disse seria "Ma non ti preoccupare, ti capisco", disse a bassa voce. Ormai era talmente vicina che poteva toccarlo. Allungò una mano e lo sfiorò sulla spalla. Alessandrò si irrigidì: era chiaro che Michela aveva visto il suo pene eretto, era lì che premeva sotto la maglietta e la forma era inequivocabile."Mi capisci? In che senso?" chiese quasi piangendo Alessandro. Lei gli prese una mano, e sollevandola fece ritrarre la maglietta del ragazzo. La sua lunga asta balzò in avanti ergendosi prepotente sotto gli occhi di Michela. Lei proseguì come se non avesse visto niente: "Ti capisco perchè anch'io mi tocco, ogni tanto. E' così difficile avere a che fare con gli uomini!" disse sentendosi arrossire mentre lo diceva, e mentre ammirava quel membro duro e dritto."M-Michela... Io..." balbettò lui. "Shhhh" soffiò lei, "Dimmi, sei mai stato con una ragazza?" chiese sottovoce. "No", rispose lui guardando in basso. Lei sorrise timidamente e lo baciò sulla guancia. Fu come una scossa elettrica, Alessandro sobbalzò. Michela si inginocchiò davanti a lui, con il viso proprio davanti al suo uccello rigido."Senti, posso toccarlo? E' molto bello..." chiese lei. "Ehm... sì... " balbettò lui. Michela alzò una mano e sfiorò con un dito la virilità fremente di Alessandro, che tremò al tocco. Era il primo tocco di donna sul suo sesso, ed era magnifico sentirlo.Michela lo strinse tra il pollice ...