1. Michela


    Data: 03/05/2021, Categorie: Etero Autore: Quasar

    ... e l'indice, e mosse le dita verso il basso, scoprendo totalmente il glande gonfio, per poi tornare su, e poi ancora giù, fermandosi e lasciandolo scoperto. Una goccia fece capolino dalla sottile fessura sulla punta. Alessandro chiuse gli occhi, gli sembrava di sognare.Lei osservava estasiata le reazioni del ragazzo al suo tocco. Era proprio quello che aveva sempre fantasticato, dare piacere a un uomo che non aveva cercato di scoparsela in tutti i modi. E per di più lei, per lui, era la prima. Si sentiva eccitata da morire, sapeva di essere bagnata come mai prima.Avvicinò il viso al pene che teneva tra le dita e lo baciò lungo l'asta. Alessandro gemette. Poi passò la lingua sul glande, leccando i suoi umori e assaporando il sospiro di piacere del ragazzo. Baciò la cappella violacea, prima rapidamente, poi soffermandosi più a lungo e toccandola con la lingua. Aveva un buon sapore.Aprì le labbra e abbassò leggermente la testa sul pene, prendendo in bocca tutta la cappella mentre la sua lingua la accarezzava. Alessandro tremava, il suo pene era talmente duro che quasi gli doleva. E le sensazioni che dalla sua punta arrivavano in tutto il corpo non le avrebbe mai dimenticate.Michela riprese un lento movimento in su e in giù con due dita, mentre con la bocca torturava il glande. "Michela smetti ti prego... " gemette lui. Lei alzò gli occhi e vide il piacere sul viso di Alessandro. Si sentiva lussuriosa. Si staccò dal suo uccello con un'ultimo bacio sulla punta, poi si sfilò i ...
    ... pantaloni del pigiama e le mutandine."Alessandro, ti voglio così tanto... Toccami, qui... ecco, senti... sono eccitata per te, senti?" sussurrò Michela mentre guidava la mano di lui sul suo sesso bagnato e caldo. Alessandro spalancò gli occhi e vide le sue dita accarezzare il folto cespuglio di peli biondi tra le cosce della ragazza. Sentiva il suo calore, il suo profumo... come la desiderava...Michela ansimava al suo tocco, finché non tolse la mano e si avvicinò, in piedi di fronte a lui, che rimase seduto come paralizzato. Lei gli mise le mani sulle spalle e iniziò ad abbassarsi lentamente, piegando le gambe. Arrivò ben presto a sfiorare il pene con il suo sesso. Alessandro ansimava sempre più forte, e lei pensò che doveva sbrigarsi altrimenti, probabilmente, sarebbe venuto così.Cinse il pene con una mano e lo tenne fermo mentre si impalava lentamente, con leggeri movimenti del bacino. Arrivata in fondo, gemette. Si sentiva riempita, trafitta fino ai più intimi punti del suo corpo, e meravigliosamente bene. Iniziò a muoversi ritmicamente, su e giù, cavalcando il grosso uccello di Alessandro, che stringeva i denti non sapendo più come trattenersi dallo schizzare tutto il suo enorme piacere dentro di lei.Anche Michela sentiva che ormai non poteva più fermare l'orgasmo, che sentiva montare inesorabilmente. I suoi movimenti erano sempre più rapidi e violenti, voleva sentirlo tutto dentro, voleva che Alessandro godesse come mai più avrebbe potuto fare, anche se il tutto era durato ...